lunedì 31 ottobre 2011

Felice a Testaccio, a Roma naturalmente!

Approfittando dell'aria di festa, abbiamo deciso che era giunta l'ora di concederci un bel pranzetto alla romana... In realtà volevamo andare da Fernanda, ma era drammaticamente chiuso per Ponte di Ognissanti!!! Così abbiamo ripiegato, felicemente, su Felice.
Siamo sempre in zona Testaccio, che la sera è un vero e proprio inferno, invece la mattina è un posto piacevole. Anzi, il solo rammarico è di non essere andati un po' prima, per fare una bella passeggiatina nel mercato, che è uno dei più antichi e tipici della capitale.
A proposito di tipicità, Felice è noto per essere uno degli indirizzi più indicati per mangiare romano sano e saporito. No antipasti, per politica, e un menù scandito giorno per giorno dalla tradizione (lunedì brodo, martedì e venerdì pesce, giovedì gnocchi e sabato trippa, per capirci). Nel mezzo ci sono i cavalli di battaglia della cucina romana: amatriciana, carbonara, gricia, cacio e pepe, abbacchio, fettine panate...
Noi abbiamo pescato un po' qui e un po' lì da menù del giorno e piatti tipici. Abbiamo assaggiato amatriciana e gricia come primo, quindi fettina panata (che però sostituiva le polpette di bollito assenti ingiustificate) e bollito misto con salsa verde (gallina, manzo e lingua di manzo), patate arrosto e tiramisù al bicchiere.
Abbiamo visto passare anche i tonnarelli cacio e pepe, che qui sono una vera istituzione: il motivo è la coreografia offerta dai camerieri che sapientemente amalgamano la montagna di pecorino e i tonnarelli direttamente sul piatto a tavola davanti agli occhi stupiti dei commensali.
Tutto molto buono, tipico e senza pretese eccessive né di presentazione né di prezzo. Al contrario il locale è piuttosto moderno, salvo i pavimenti che sono stati intelligentemente conservati in originale (un bel granigliato di inizio secolo con decoro a greca). Più pretenziosa solo la carta dei vini, notevolmente lunga e completa, suddivisa regione per regione.
Unico neo il servizio, piuttosto lento e svogliato. Abbiamo aspettato oltre 20 minuti per sederci nonostante ci fossero ben 3 tavoli da 2 vuoti (e infatti alla fine uno dei tre ci è stato assegnato). Poi un altro quarto d'ora per ordinare. E meno male che il menù l'avevamo letto sulla porta nell'attesa, perché non ci è mai stato portato a tavola...

Ps. vedo che esiste perfino il sito di Felice. Per visitarlo basta cliccare sul link di seguito.

2 commenti:

  1. Da Felice non c'è mai stato il menù al tavolo.. ti propone tutto il cameriere. ;) Inoltre scusami ma andare da Felice senza provare la Cacio e Pepe è passibile di reato!! Semplicemente divina!!:)

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    1. Hai ragione, ma per fortuna vivo a Roma e non mi è difficile replicare...

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