sabato 31 agosto 2013

Mini Cupcake per battesimo

Tornare dall'America con un paio di stampi da mini muffin nuovi di zecca e con una serie di altri aggeggi da decorazione torte fa venire strane idee. Ed ecco che in occasione del battesimo del piccolo Nicolò, il figlio di una carissima amica, mi è venuta la splendida idea di trasformarmi in Renatino per un giorno... Anzi due, visto che ci ho messo due giorni di lavoro a fare questi dolcetti!
Non vi spaventate, non si tratta di un cimento così complesso. E' solo che a forza di vedere le puntate di "Torte in corso con Renato" mi è entrato nel cervello il consiglio di preparare le decorazioni il giorno prima, in modo che la pasta di zucchero abbia tempo di indurirsi.
Ugualmente, per anticiparmi il lavoro, il giorno prima dell'evento ho preparato i mini muffin, seguendo la ricetta di Giallo Zafferano dei cupcake:
120 g di farina
120 g di zucchero
120 g di burro a temperatura ambiente
2 uova
un pizzico di sale
il contenuto di mezza stecca di vaniglia
un cucchiaino di lievito.
Premesso che bisogna preriscaldare il forno come tutte le torte e che bisogna imburrare lo stampo (io non preferisco utilizzare le cartine da muffin in cottura, le metto dopo). Quindi in una ciotola si sbatte con le fruste elettriche zucchero e burro, poi si aggiungono le uova una a una, il sale, la vaniglia e infine si aggiungono farina e lievito setacciati e si incorporano delicatamente con un cucchiaio di legno. Per essere più precisa questa volta ho messo l'impasto negli stampini con la sacca poche, ma si può usare benissimo un cucchiaio. Detto questo, in forno per circa 20 minuti a 180 gradi.
Una volta sfornati li ho lasciati raffreddare e tenuti nello stampo fino al giorno dopo.
Intanto, la sera guardando la tv, mi sono cimentata con le piccole decorazioni a tema bimbo. La pasta di zucchero l'avevo acquistata, di colore bianco. Quindi ho colorato una minuscola porzione di marrone, addizionando la pasta al cacao in polvere. Se diventa troppo solido aggiungete qualche goccia d'acqua, ma non dovrebbe servire. Fondamentale ricordare sempre di tenere sempre coperta la pasta di zucchero, perché solidifica in un attimo. Anche mentre si lavora, si prende ciò che serve e si lascia coperto il resto. Quindi ho colorato una metà della pasta con il colorante celeste. Ce l'avevo già a casa solo liquido, quindi per contrastare l'eccesso di umidità ho aggiunto dello zucchero a velo. Consiglio di utilizzare dei guanti di plastica per lavorare la pasta con il colorante, altrimenti le unghie diventano color puffo e rimangono tali per giorni.
Quindi la lavorazione. Ammetto di aver utilizzato come esempio i lavori compiuti da colleghe di altri blog e ho deciso che sarei stata capace di riprodurre con la mia scarsa maestria e con i pochi attrezzi che ho (una scatola di tool cinesi!) solo alcuni oggetti: le più facili sono le scarpine, poi il biberon dà soddisfazioni, il ciuccio è carino e molto evocativo, il bavaglino è difficilissimo perché quando si asciuga si rompe, la barchetta non è difficile e l'orsetto dà grandi soddisfazioni però richiede molta pasta. Un po' per tocco personale, un po' per completare e colorare il tutto, ho utilizzato i confettini a tema animali, le stelline o i dinosauri che avevo acquistato in America. Se ne trovano di diverso tipo anche in Italia, ma quelli non li trovate dai cinesi, ma solo nei negozi specializzati! Altra utility fondamentale è il gel trasparente che serve a incollare i vari pezzi. Si può utilizzare anche della marmellata, tipo quella di albicocche, ma appiccica anche le dita e dopo un po' vi farà diventare pazze!
Come potete vedere, non tutti i cupcake sono stati decorati con le sculturine che ho fatto. Me ne rimanevano un po' e per non lasciarli senza nulla ci ho messo i confettini di cui parlavo. Sono molto carini e quindi anche quelli facevano la loro figura... Per la copertura del "tettuccio" del cupcake ho utilizzato la crema al formaggio, fatta unendo formaggio spalmabile e zucchero in parti uguali, con un'aggiunta di vaniglia (l'altra metà della bacca usata per i cupcake). La crema è uscita molto dolce e troppo liquida per i miei gusti. Il motivo credo sia perché non ho usato lo zucchero a velo che contiene al suo interno anche la fecola, che serve per addensare. In ogni caso teneva a condiva a sufficienza e assolveva il suo compito, cioè fare da base bianca su cui appoggiare le mie piccole decorazioni color puffo!!!



venerdì 30 agosto 2013

New York: guida per turisti italiani (che non vogliono mangiare italiano)

Dopo una settimana nella Grande Mela abbiamo stilato la nostra personale lista dei posti da non perdere a NY. Naturalmente trattasi di elenco limitato al fatto di aver avuto poco tempo per ambientarci e scoprire maggiori informazioni sulla cucina locale, tuttavia abbiamo fatto riferimento a varie fonti, dai preziosi consigli di altri amici affidabili, alla Lonely Planet, a Tripadvisor e a un po' di fattore C che non guasta mai!Di seguito quelle che riteniamo le tappe immancabili per un gastrointeressato... 1) Capitolo Cupcake e soprattutto cheesecake: ne ho assaggiati vari negli States, ma gli unici degni di nota a mio parere sono quelli di Magnolia bakery. C'è una sede proprio a 2 passi dal Moma, così fai finta come noi di essere lì per motivi culturali!2) Capitolo Hamburger: premetto per prima cosa che non è vero quello che dicono coloro che tornano con gli occhi a cuoricino dall'America e dicono che lì è tutto più buono. L'Hamburger da McDonald's è lo stesso livello di cartonato di quello che spacciano in Italia, quindi rinunciate a prescindere, anche perché a prezzi analoghi si trova decisamente di meglio. Infatti, uno dei più buoni hamburger assaggiati è quello di Shake Shack, che ha lo stesso format a fast food e i prezzi poco più alti. Ce ne sono vari a Ny, di cui uno vicino Times Square. Il più buono era l'hamburger che ho preso io che in pratica era un doppio burger metà cheeseburger e metà vegetariano con una polpettazza di funghi frittissima! Carine anche le patatine, che dicono siano home made.Un po' più costoso ma ancor più godurioso è l'hamburger di Pj Clarke's, che è quello della foto con la montagna di cipolle fritte, che appunto sono fenomenali! Qui i locali andavano fra l'altro a sfondarsi di ostriche e champagne dopo lavoro, ma noi temevamo lo stop tecnico del viaggio causa vibrione e abbiamo rinunciato ai crudi (aggiungo che per chi fosse interessato all'argomento ostriche c'è un famosissimo Oyster bar di lato alla Grand central, le cui coordinate si trovano su tutte le guide).
3) Capitolo Etnico in NY: in 3 settimane negli Usa abbiamo mangiato spesso fra cinesi e giapponesi qui e là per spezzare le fatiche da grassi idrogenati. Quanto a NY suggerirei solo il cinese della Lonely planet a Chinatown che si chiama Joe's e davanti ha sempre una fila spaventosa. Infatti non ci siamo andati perché ci siamo lasciati spaventare. Un amico fidatissimo è riuscito a entrare (e mangiare abbondantemente) e ancora si sta leccando i baffi!4) Capitolo Italians: per chi avesse nostalgia dell'Italia a Little Italy ci sono diversi ristoranti dignitosi. Abbiamo guardato in molti piatti che sembravano invitanti, ma l'unica tentazione a cui abbiamo ceduto è stata una "square" di pizza c.d. siciliana da Prince Street pizza. Ah, no, ce n'è stata un'altra di tent azione italiana a cui abbiamo ceduto. Era il cannolo di Buddy, il boss delle torte. Abbiamo scoperto il suo nuovo localea due passi da Times square e non potevamo non fermarci. Si chiama Carlo's bakery come tutti gli altri. Sapendo che è il suo cavallo di battaglia abbiamo scelto proprio il cannolo, che viene farcito al momento. Era molto buono nonostante la ricotta Usa. In alternativa in vetrina vari cupcake e altri dolci... oltre alle famose torte decorate!
5) Capitolo Pastrami: altra citazione la merita Katz's, il locale famoso per il pastrami e per la scena dell'orgasmo di Harry ti presento Sally. Costosissimo, nessun servizio, viene gestito tipo mensa e costa come una steak house. Posso pure concordare che il pastrami che fa sia il migliore, ma il nostro problema è che non ci è piaciuto il pastrami! Lo cito solo per dovere di completezza, ma a dir la verità non lo consiglio.6) Capitolo Brooklyn riverside: una serata a NY non si può non dedicare a una cena in questo bellissimo quartiere. Se dovessi trasferirmi nella Grande Mela probabilmente sarebbe la mia (quasi) prima scelta (dico quasi perché la prima sarebbe Greenwich, ma costa una follia e quindi si ripiega su Brooklyn, possibilmente con vista skyline). Tornando alla questione serata a Brooklyn, consigliatissimo andare perché ci si trova dal lato opposto di Manhattan e da lì la posizione è magnifica per vedere lo skyline dal lato opposto. Se mi capitasse di tornarci cercherei di meglio, comunque noi siamo capitati da Fette Sau Bbq. Carne a gogo, tipo arrostoni stracotti. Buonissime le salsicce e i fagioli. Però anche qui il servizio è tipo mensa e i prezzi sono altini.Detto questo... buon viaggio, se vi capita di andare a NY e salutatemi la Grande Mela...