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venerdì 23 novembre 2012

Made Bakery, cupcake a via dei Coronari a Roma

Qualche giorno fa giravo per le vie del centro e mi sono imbattuta in questo localino piccolo piccolo. Ad attirarci, i colorati cupcakes che occhieggiavano fin dalla vetrina. Appena dentro, un odore misto burro/vaniglia ci assale e non possiamo far altro che concederci un piccolo assaggio. La coscienza ci ha portate verso i mini-cupcake (red velvet e crema al formaggio) e una porzioncina di cheese-cake. Sul bancone, però, molte altre offerte, dal cupcake al tiramisù a quello supercioccolatoso.
Insomma, parliamo di quel che abbiamo assaggiato. La minicupcake aveva il difetto di tutta la pasticceria americana: era burrosa, ma secca, benché compensata dalla crema formaggiosa. Certo, mi si dirà, come fai a confrontare un muffin o un cupcake con una diplomatica per esempio? La seconda è bagnata di liquore e ovviamente è più morbida e umida. Quanto alla cheesecake, servita su un pirottino da muffin, devo sottolineare che il fondo di biscotti (rigorosamente Digestive, si sentiva chiaramente!) era troppo freddo e difficilmente si rompeva con la forchettina di plastica. Ovviamente una problematica  naturalmente legata alla conservazione: per farlo mantenere si deve tener ben freddo. Quanto alla crema al formaggio non era male, ma ne ho assaggiate di più buone.
Conclusione, uscendo dalla Bakery romano-americana, rivolgendomi all'amica filo-anglosassone cui piacciono questi dolci burrosi tutta estetica... "Ma vuoi mettere un'aragosta? Un cannolo? Un babà?".
Questione di italianità!!!

martedì 12 giugno 2012

Letizia Grella: la veterana del cake design

Per lavoro capita di fare conoscenze interessanti e avere l'occasione di scambiare un paio d'ore di chiacchiere con una vera maestra del cake design.
Lei si chiama Letizia Grella e a buon titolo si può definire un precursore (non saprei volgere questo termine al femminile!) dell'arte del cake design in Italia.
Questione di fortuna, in parte: essere appassionati di torte e trovarsi vent'anni fa negli Usa equivaleva ad essere dei Cristoforo Colombo della bakery all'americana. E avere l'occasione di essere fra i primi, se non la prima in assoluto, a riportare queste conoscenze in Italia ben prima che "Il Boss delle torte" diventasse un fenomeno di costume.
E pensare che Letizia Grella allo stesso tempo odia e ama Buddy Valastro: "è un genio - dice - e ci ha fatto una pubblicità indiretta incredibile, ma è anche il motivo per cui arrivano clienti con richieste assurde tipo vulcani che eruttano o shuttle che decollano".
Oggi anche i gatti di strada sanno cos'è il fondant (sempre tornando a Buddy, basta accendere la tv e mettere il canale 31, cioè Realtime!), ma fino a 4 anni fa, senza andare troppo indietro nel tempo, parliamo di pionierismo vero. Ed è proprio 4 anni fa che la Grella ha aperto il suo negozio a Roma: una Fetta di Torta.
Peraltro facendo una scelta abbastanza coraggiosa: Casalpalocco come location. In pratica chi vuole una torta da lei deve pure andarsela a cercare in questo angolo un po' sperduto della Colombo...
A questo si aggiunge un'altra scelta se non coraggiosa, certamente peculiare: zero o pochissima manodopera. In pratica lavora da sola, a parte qualche eccezione. In parte per un motivo pratico: nella sede attuale non ci sarebbe abbastanza spazio per una brigata. Ma probabilmente c'è anche un motivo caratteriale: Letizia Grella è una perfezionista e non tollererebbe di far uscire una torta dal suo negozio senza averla come minimo supervisionata da capo a piedi... Quindi ha fatto suo l'antico adagio del "chi fa da sè fa per tre".
In pratica si può dire che "Una fetta di torta" è decisamente una pasticceria esclusiva, dove non è neanche così facile trovare posto nell'agenda, già fitta di corsi, wedding cake e torte per eventi aziendali e presentazioni di libri (la Grella ne ha già scritti due). Non a caso è consigliabile prenotare un bel po' di tempo prima, tanto per assicurarsi il proprio "posto in prima fila".
Ho apprezzato molto la descrizione del modo in cui nasce una torta particolarmente importante, come una wedding cake: "io non ho catalogo. Chiedo agli sposi di descrivermi il loro matrimonio, il vestito di lei e i colori base che hanno scelto per il ricevimento. Quindi cerco di capire i loro gusti ed elaboro il mio progetto".
Beh, perché il cake design è proprio questo: partire dalla pagina bianca, studiare la torta, fare il proprio progetto e realizzarlo decorazione per decorazione. Fiore per fiore, se si tratta di una torta nuziale. Pupazzetto per pupazzetto nel caso delle torte per bambini.
E non dimentichiamo che, insieme alle spose esigenti, sono proprio questi ultimi i migliori amici delle cake designer. Come dice la Grella: "i bambini sono i miei migliori clienti". E in fondo nel creare torte per loro il bello è che si torna un po' bambini...