Detto questo, il locale è squallidino, con un bruttissimo murales alla parete della sala interna in cui ci trovavamo e, devo dire, un bel po' di spazio fuori che quando fa caldo è sicuramente una bella valvola di sfogo. Anche il servizio non è il massimo: in più occasioni ci siamo sentiti un po' abbandonati, ma è bastato fare un fischio per richiamare l'attenzione e ottenere quello che volevamo.
Passiamo al cibo: in questo la mia collega Daniela Traverso non sbagliava! La pizza è fondamentalmente buona, leggera, soffice e anche se non ci pareva proprio una napoletana doc aveva un buon impasto e ci ha decisamente appagati. Buoni anche i fritti che erano distinti fra: prodotto fresco, produzione propria e surgelato (di busta), che però in pratica sono solo le patatine e le olive ascolane. Home made invece i supplì (buono specialmente quello in bianco), la crocché di patate, il fiore di zucca e il baccalà: tutto comunque molto sfizioso.
I dolci non li abbiamo assaggiati e da bere naturalmente birra, che poi con la pizza fermenta opportunamente nello stomaco per tutta la notte.
Conclusione: a fronte di una buona pizza, di una collocazione piuttosto vicina a casa e di abbastanza spazio per trovare facilmente posto diciamo che probabilmente ci torneremo. Quello che ci lascia un po' perplessi, anche se si sottolinea l'uso della mozzarella di bufala, sono i prezzi: una margherita 7,50 euro. A voi i conti!
N.b. per vedere la recensione della buona Daniela clicca qui: http://www.viadeigourmet.it/roma-gourmet/ristoranti-di-roma/pizza/margari.html
N.b.b. come rapporto qualità prezzo però continuiamo a preferire O Sole e' Napule:
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