A parte questi dettagli "di marketing", devo dire che la Sagra era molto meglio di quanto ci aspettassimo. Diversamente dalla regola delle sagre umbre che vogliono un unico megastand dove si mangia, in questo caso le aree di ristoro sono due, attrezzate sia per il pranzo che per la cena. In una c'è Sergio, nell'altra più in alto ci sono altri 3 "ristoranti". Noi abbiamo scelto a caso la Premiata Trattoria Prati di Lariano (in trasferta) e abbiamo assaggiato le tagliatelle (bianche) con i funghi porcini, le caserecce (rosse) ovviamente ancora con i funghi porcini, una zuppa di funghi mista con pane di Lariano e dei funghi grigliati. Insomma funghi a gogo. Il tutto a soli 30 euri in due. Devo dire che a parte la zuppa che era un po' fessacchiotta, il tutto era molto saporito, specialmente le caserecce, che erano una pasta fatta in casa molto simpatica.
A parte il ristorante, il resto della sagra si compone di un viale di stand per lo più gastronomici, provenienti da tutta Italia: molto rappresentata la Calabria. Segue il Folletto Vorkwerk, varie cineserie e qualche esempio di artigianato non molto interessante. In cima c'è la "balera" con musica dal vivo ma non ci siamo andati, visto che siamo tutt'altro che provetti ballerini...
N.b. la sagra ricomincia e si conclude nel prossimo weekend. Poi abbiamo visto che a seguire ce n'è un'altra sempre del porcino a Lariano: viva la fantasia!
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