lunedì 26 marzo 2012

Unico Restaurant a Milano: pausa pranzo gourmet!

Siamo approdati in questo locale un po' per caso, scoprendo solo una volta seduti che ci trovavamo in un ristorante che in un solo anno era stato capace di conquistare una stella Michelin. Certamente, a garantire è già il nome dello chef, Fabio Baldassarre, allievo di Heinz Beck, nonché animatore dell'Altro Mastai, ristorante (buonanima) molto titolato a Roma. Garanzia numero due è la location: già solo l'altezza (è il ristorante più alto d'Italia) e la vista sono un successo, poi l'arredamento minimal chic fa il resto. E soprattutto la cucina a vista (si erano scusati di non avere un tavolo a bordo veranda, ma io stavo per chiederne uno a bordo cucina!), dove gentilmente ci hanno anche fatto entrare.
Simpatiche, contrariamente a quanto ho letto, ma doveva esser scritto da qualcuno che non ama la chincaglieria come me, sia le civette di terracotta sparse qua e là, che le "tovagliette" dello stesso materiale: non so chi sia l'artista, ma se trovassi la sua bottega la rastrellerei!
Da notare anche l'ambiente che, stando a Milano in zona Fiera, si è inevitabilmente creato, quantomeno a ora pranzo: una clientela di giacca-cravattati e sciure milanesi che parlano della loro colf filippina (giuro, non è uno stereotipo, ne stavano parlando davvero le due che sono salite in ascensore con noi!).
E proprio perché stiamo parlando del pranzo, anzi del lunch come direbbero a Milano, è proprio della grande idea di Baldassarre che dobbiamo parlare: l'Unico menù! Di carne, di pesce o vegetariano, si presenta come una lavagna su cui sono poggiati un piatto di pasta (porzione accettabile) e piccoli assaggi di secondo, insalatina e fritturina di vegetali. Poi ancora un dolcino e inclusi nel prezzo (25 euri a cranio) acqua e un bicchiere di vino. Beh, certamente le porzioni sono pediatriche e ci sono posti dove con 25 euro esci barcollando da quanto hai mangiato, ma non è questo lo stile... Qui si mangia poco, ma buono, in porzioni studiate per ritornare sulla scrivania dell'ufficio e non addormentarsi sulla tastiera del pc.
I sapori non deludono, con un gradevolissimo cavatello con ragù di agnello nel menù carne e lo stesso cavatello in sugo di gamberi (freschissimi). Fra i secondi assaggiati un roastbeef freddo tagliato sottilissimo e cotto a regola d'arte e un'ombrina a cui non avrei dato due lire ma che invece era da bis. L'insalatina simpatica, il fritto ben eseguito. Per dolce una cheesecake al pompelmo, ben fatta anche se non adoro il pompelmo.
Come pausa pranzo a Milano devo dire che più gourmet di così non si poteva... Però ci riserviamo, per un prossimo viaggio, di riprovare la versione by night (da non meno di 60 euro a testa per un menù).

Ps. se volete avere un'idea, consultate il sito, molto ben fatto, del ristorante:
http://www.unicorestaurant.it 

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