
Ovviamente non ci siamo limitati all’occhiata esterna, ma
abbiamo anche dato un assaggio ai dolci nella sua sede storica di Minori,
giusto di fronte alla spiaggetta.
Devo dire che le impressioni sono alterne: da un lato i
dolci della tradizione, che non sono affatto da disdegnare; dall’altro le
innovazioni, che secondo me sanno tutte un po’ uguali… Il motivo è presto
detto: sono dolci pre-preparati. Per far fronte agli attuali volumi, De Riso si
è inventato una serie di preparazioni a metà fra torte e semifreddi. Anche le
stesse delizie al limone tanto rinomate sono un po’ così.
È questo che ci lascia un po’ perplessi di De Riso. È un
grande pasticcere, quando lo vedi amalgamare creme in tv ti accorgi di come
abbia quel tocco particolare. Ma ha probabilmente perso il suo smalto a
vantaggio del business.
E a proposito di business, nel negozio di Minori c’è
l’intero catalogo dei panettoni “artigianali” da 26 euro cad., le confetture,
marmellate, cioccolate, limoncelli, creme e cremine… E poi la novità sul
salato. Io ero andata lì tutta speranzosa con l’intenzione di assaggiare un
fetta di focaccia o una sfoglia fresca. Macché: i salati sono solo surgelati e
all’occorrenza ne viene passata in forno una fetta. Oppure la comprate da
internet, dove si trovano focacce, torte di patate,
quiche e chi più ne ha più ne metta!
Ps. per visitare il suddetto sito e vedere con i vostri occhi il suddetto catalogo cliccate sul link di seguito:
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