In questo posto si mangia sempre bene. Tanto bene che è questo il ristorante che ho scelto, a suo tempo, per festeggiare la mia laurea. E' passato qualche annetto da allora, ma lo standard rimane sempre ottimo e i prezzi più che ragionevoli. Peraltro, c'è da apprezzare il fatto che si tratti del ristorante di un hotel, ma non sia - come purtroppo accade spesso - il classico ristorante da "pensione". Tutt'altro.
Qui due in particolare sono i leit motiv che accompagnano tutta l'accoglienza, dalle camere alla ristorazione: vino e cioccolato. D'altra parte Perugia è la città dell'Eurochocolate, nato dalla volontà di imprenditori un po' più svegli come i padroni di questo hotel (e dell'Etruscan Chocohotel). E in Umbria si vanno vini che hanno poco da invidiare a quelli Toscani (l'Umbria e la Toscana condividono una rivalità turistica ad alto livello).
Ma torniamo alla nostra cena. Questa volta non abbiamo voluto prendere il menù degustazione, ma abbiamo scelto dalla carta, cominciando con un paio di antipasti: i prosciuttini nostrani in carpaccio con la torta al formaggio perugina; il flan di pecorino e porcini. Soprattutto il secondo era davvero buono.
Vecchia conoscenza della carta, abbiamo preso gli gnocchi con il tartufo e gli strascinati ai funghi porcini. Quindi i secondi, con un magnifico petto d'anatra, servito con cipollotti di Cannara e una riduzione di Sagrantino Passito.
Infine i dolci, che qui sono una vera passione: il tiramisù alla gianduia e la torta al triplo cioccolato. Ok, questo secondo dolce ha una punta di stucchevolezza notevole, ma vi assicuro che se vi piace il cioccolato impazzirete!
Qui due in particolare sono i leit motiv che accompagnano tutta l'accoglienza, dalle camere alla ristorazione: vino e cioccolato. D'altra parte Perugia è la città dell'Eurochocolate, nato dalla volontà di imprenditori un po' più svegli come i padroni di questo hotel (e dell'Etruscan Chocohotel). E in Umbria si vanno vini che hanno poco da invidiare a quelli Toscani (l'Umbria e la Toscana condividono una rivalità turistica ad alto livello).
Ma torniamo alla nostra cena. Questa volta non abbiamo voluto prendere il menù degustazione, ma abbiamo scelto dalla carta, cominciando con un paio di antipasti: i prosciuttini nostrani in carpaccio con la torta al formaggio perugina; il flan di pecorino e porcini. Soprattutto il secondo era davvero buono.
Vecchia conoscenza della carta, abbiamo preso gli gnocchi con il tartufo e gli strascinati ai funghi porcini. Quindi i secondi, con un magnifico petto d'anatra, servito con cipollotti di Cannara e una riduzione di Sagrantino Passito.
Infine i dolci, che qui sono una vera passione: il tiramisù alla gianduia e la torta al triplo cioccolato. Ok, questo secondo dolce ha una punta di stucchevolezza notevole, ma vi assicuro che se vi piace il cioccolato impazzirete!
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