lunedì 21 marzo 2011

Osteria da Divo a Siena


Vox Populi: con ben 124 recensioni positive, il ristorante "Antica Osteria da Divo" di Siena ci è sembrato un indirizzo sicuro... o almeno caldamente consigliato! Certamente non si è trattato di isteria di massa, ma di un'ottima proposta della gastronomia toscana che non solo non ci ha delusi, ma che è entrata a pieno titolo nella categoria: "buoni ricordi gastronomici".
Cominciamo col dire che il locale si trova in pieno centro, a due passi dal bellissimo Duomo di Siena. Bellissima anche la location: un'antica cantina ricavata nel tufo, che risale al tempo degli etruschi. Leggermente umida, ma accogliente e rilassante (anche perché il cellulare non prende neanche una tacca!). L'arredamento è curato, con tavoli di legno molto eleganti e attenzione alla mise en place, che contrasta in maniera divertente con il tocco di kitch che contraddistingue ogni tavolo: il nostro era una specie di statuina greca di musa, nel tavolo affianco c'era un cavallo di simil-cristallo, in quell'altro un vaso di fiori finti e così via.
Passiamo al menù, che si può leggere al seguente link, tanto per farsi un'idea e salivare come il cane di Pavlov, come sto facendo io in questo momento al solo ricordo del piccioncino.
Per quanto riguarda la mia visita, diciamo che abbiamo fatto fuori un'intera voliera, dal momento che abbiamo mangiato tutti i volatili presenti sulla carta!
Io ho cominciato con la quaglietta avvolta nel lardo di colonnata: buonissima. Era morbida e saporita, ben disossata (erano rimasti solo gli ossicini delle coscette) e succosa. Meno indovinata, secondo me, la sfogliatina ripiena con ragù di verdura, che aveva il difetto di rimanere troppo morbida al centro. Anche l'antipasto tipico toscano aveva un bell'aspetto, ma c'era poca maestria, salvo la cura nell'assemblare i salumi locali.
Quindi i primi: i miei pici senesi con ragù di cinghiale erano da bis!!! Saporitissimi, con il cinghiale ben presente a rendere il piatto selvatico. Da mio padre ho assaggiato i cannelloni con ricotta, molto buoni anche loro ma sicuramente meno "etnici".
Fra i secondi il mio piatto preferito: il piccione!!! Mai mangiato così buono, sembrava petto d'anatra affumicata per quanto era saporito... Ottimo l'abbinamento col vinsanto e con l'uva (correttamente snocciolata) e buona anche la verdurina servita di fianco, tagliata a fili tanto sottili da sembrare spaghettini cinesi. Per rimanere sul tema volatili, mia madre ha preso la faraona, ma non l'ho assaggiata.
Infine i dolci: ho preso il torroncino di castagne e cioccolato fondente in cialda di vaniglia, che ha ben concluso la mia esperienza.
Il tutto innaffiato con un buon Rosso di Montalcino... E a letto felici!!! (dopo aver pagato un conto sulle 50 euro a testa).
Il sito, in cinque lingue, è da vedere: ci sono pure le ricette

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