domenica 10 ottobre 2010

Rivadestra, ritorno in stile

Ci trovavamo a Trastevere alla ricerca di un approdo sicuro. Dopo una porta in faccia sbattuta dall'ottimo Bir&Fud abbiamo pensato di tornare dai nostri amici napoletani di Rivadestra. E non abbiamo sbagliato...
Il menù completo non è più a 20 euri bensì a 24, ma vale ancora decisamente la pena di rischiare e avventurarsi in questa degustazione partenopea, parte creativa...
Andiamo con ordine: fra gli antipasti purtroppo mancava il mitico gattò. E' talmente buono che alle 21,30 era già andato a ruba. Così abbiamo dovuto cambiare genere: Giampiero ha preso una vellutata di carota con porro croccante molto sfiziosa e io ho assaggiato il tortino di spigola con le verdurine. Entrambi gli antipasti non ci hanno fatto rimpiangere il gattò, anzi soprattutto la mia spigola si è rivelata una bellissima sorpresa.
Di primo, io ho scelto il risotto alla zucca e Giamp gli spaghetti con le cozze. Questi ultimi erano un po' piccantini - meno male che non li ho presi io che odio il peperoncino - e complessivamente ben realizzati. Il risotto mi sembrava un po' pasticciato (c'era forse la panna?) però di sapore non era affatto male e il riso era bello al dente.
Passiamo ai secondi. Giampiero ha mangiato un buon arrosto di maiale, anche se non eccessivamente creativo. Io un fagottino di pasta brick ripieno di scamorza affumicata: una cosa tanto semplice quanto strepitosa, specialmente per me che amo tutto ciò che è croccante!
Per dolce, infine, quello che per me è stato una nota dolente: il tiramisù. Di tutto sapeva fuorché di tiramisù. Capisco la difficoltà che i ristoranti hanno con le uova fresche, ma piuttosto non chiamarlo tiramisù! Giampiero ha preso invece il già sperimentato mollò al cioccolato bianco e banana: per lui un motivo sufficiente per tornare ancora da Rivadestra. A me non piace il cioccolato bianco quindi mi risulta troppo stucchevole, ma per chi è cresciuto a barrette di Galak è un vero e proprio delirio di dolcezza.
Per accompagnare abbiamo preso anche una gradevole bottiglia di Grillo siciliano. Il conto non era, naturalmente, una sorpresa dal momento che il menù era a prezzo fisso!

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