lunedì 8 aprile 2013

Antichi Sapori ad Andria: nell'orto di Pietro Zito

Sono anni che tento la disperata impresa di una prenotazione impossibile da Antichi Sapori ad Andria (o meglio a Montegrosso. E finalmente ci siamo riusciti! Siamo andati in un giorno infrasettimanale a pranzo e ho capito perché non è facile trovare posto... La sala è piccolissima!
Fra l'altro l'ambientazione mi ha decisamente stupita, con quel suo sentore di baita di montagna che non ti aspetti. Anche se poi vedi i vari strumenti contadini appesi al muro, fra cui i setacci per la selezione dei cereali, e capisci dove ti trovi.
Inutile dire che la goduria si manifesta già con il pane di loro produzione e con i taralli (che si vendono al pacco a soli 3 euro!) dalla friabilità incredibile. Poi si dà inizio alla lunga teoria degli antipasti: la zuppettina di zucca servita al bicchiere, la bietola nera arrotolata sulla ricotta (speciale!) e accompagnata con una purea di carote di Polignano presidio Slow Food, i salumi e formaggi locali, la bruschettina calda servita per assaggiare il loro olio (anch'esso venduto a parte) e poi ancora altro che colpevolmente non ho segnato, ma era tutto buonissimo.
Superato lo scoglio degli antipasti siamo passati ai primi, dove i troccoli (pasta lunga) gareggiavano contro i cavatelli di grano arso. I primi con sugo di pomodorini al filo, i secondi con i cardoncelli. Beh, difficile dire quale fosse più buono: si può solo confessare la scarpetta! Come secondo, a pochi giorni da Pasqua, non potevamo che accettare l'offerta di assaggiare la loro tiella di agnello con le patate. Una cosa meravigliosa! A completare, nel passaggio fra primi e secondi, il cosiddetto "spingituro", cioè le cruditè di verdure fra cui la suddetta carota di Polignano che era una cosa spettacolare. E poi l'insalatina fresca dell'orto, con tanto di borragine cruda.
Per completare una serie di assaggi di dolci, fra cui una torta alla ricotta memorabile, accompagnati dal nocino e dal limoncello fatti da loro.
Il conto è più che onesto e il pranzo si è concluso ancora più felicemente con una passeggiata generale verso l'orto degli Antichi Sapori, accompagnati da Pietro Zito in persona e da suo padre, che poi ha dato da mangiare anche alle galline. Un mazzetto di aromi per tutti (indescrivibile l'odore dell'origano fresco!) e via per una nuova avventura...

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