domenica 6 febbraio 2011

Ci vediamo al Civico 25


Non solo un appuntamento ma un indirizzo classico della movida perugina, specialmente quella over 30. Si chiama "Civico 25" ed è un localino carino piccolo e intimo che sta in via della Viola. Si può dire che l'abbiamo visto nascere e crescere, dal momento che Giampiero aveva una finestra che affacciava proprio davanti al Civico 25.
In origine era una simpatica coppietta. Lui in cucina e lei in sala. Adesso lui è sempre in cucina, lei ieri non l'ho vista ma in compenso c'era uno squadrone di camerieri, barman e brigata di cucina di tutto rispetto. Inimmaginabile quando hanno aperto, con tante ambizioni e poche pretese.
Al contrario, questa esperienza da due cuori e una capanna (con ristorante annesso) ha avuto il buon esito di far entrare questo locale in tutte le principali guide ai ristoranti. Onore al merito.
Parliamo però della mia visita di ieri. Devo dire che è stata leggermente deludente. Beninteso: non si mangia male, ma ho provato un paio di portate non proprio da "wow" e, lamentela comune, le porzioni sono piuttosto piccolette.
Punti a favore: una carta dei vini notevole per un locale così giovane e piccolo. Poi piccole grandi attenzioni che fanno piacere. Per prima cosa una focaccetta con fettine sottilissime di coppa di testa (molto buona), poi su ogni tavolo dei bicchierini pieni di pastelli di cera per scrivere sulle tovagliette di carta e passare il tempo. (Ieri abbiamo fatto un saggio di arabo!!!)
Quindi gli antipasti: i miei amici hanno preso un bel tagliare di salumi umbri che devo dire era molto invitante. Ho assaggiato qualche pezzettino e non era male. Noi abbiamo preso la strapazzata di uovo e tartufo. Buonina, ma devo dire che ne ho mangiate di meglio.
Poi sul tavolo sono passati degli strangozzi con il radicchio piuttosto buoni, una lasagnetta e delle costolette di agnello che non ho assaggiato (ma che sono spariti in pochi secondi!), poi una buonissima e ben presentata crema di cipolle in crosta, infine il mio piatto: il più sfigato di tutti. Era un filetto di maiale (3 pezzettini) affogato in una salsa pannosa. Doveva esserci il tartufo, ma la sua presenza si riduceva a qualche micron di una salsa al tartufo che fungeva più che altro da decorazione. A questo si accompagnava un buon purè, che però non aiutava a dar sapore e identità al piatto. Da assaggiare, invece, le patate al forno, che sono uno dei cavalli di battaglia del Civico!
Quindi i dolci. Tozzetti col vin santo per i miei amici. Una millantata "millefoglie" con crema di ricotta e marron glacè: le foglie saranno state sì e no 3 (si trattava di pasta phillo credo) ma la crema era davvero buona. Infine il mio semifreddo al rum: il liquore era un po' invadente ma a me è piaciuto molto.
Insomma: al Civico 25 si mangia sempre bene, ma a me è capitato almeno un piatto sbagliato. Ciò non vuol dire che non ci tornerò... E niente filetto di maiale!

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