sabato 31 dicembre 2011
Antica Masseria dell'Alta Murgia ad Altamura
mercoledì 28 dicembre 2011
Il Capriccio di Vieste non fa capricci...
Torniamo al Capriccio. Innanzitutto la location: il locale non mi ha mai fatto impazzire, a parte il fantastico dehor estivo sul molo, in mezzo alle barche, che però non è certo proponibile a dicembre. Sicuramente la killer application sono però le ampie vetrate e con una giornata di sole e di cielo tersissimo era un piacere mangiare quasi in mezzo al mare.
Quindi il mangiare. Abbiamo lasciato carta bianca a Leonardo e lui ci ha preparato una serie di assaggi di antipasto che ci hanno preparato ben bene al resto del pranzo. Prima uno strepitoso gambero spadellato freschissimo, quindi una tartare di dentice che a prima vista poteva sembrare un omogeneizzato ma all'assaggio risultava delicatissima, infine i gamberi in tempure con le verdurine croccanti che sono un vero cavallo di battaglia.
I primi erano invece due: delle orecchiette con cavolfiore, cozze, gamberi e colatura d'alici (geniali); poi delle tagliatelle fatte dalle sue manine dorate con un ragù di cernia con qualche pomodorino (meno innovativo, ma molto ben riuscito).
Infine come secondo è arrivato un dentice freschissimo (Leonardo ci ha detto chi l'aveva pescato e mancava solo che ci mostrasse la carta d'identità) accompagnato da purea di fave con un ciuffetto di cicoria ripassata.
Ovviamente potevamo farci mancare i dolci? No, e anzi qui abbiamo avuto ampia scelta. Io ho preso un savarin bagnato con abbondante rum invecchiato (Leonardo li colleziona); poi sulla tavola c'era anche il tiramisù rivisitato; un fagottino di pasta fillo con uvetta, pinoli e crema al calvados; un tortino caldo di cioccolato fondente; una strepitosa mousse di cioccolato bianco servita con crema ai fichi d'india. Spettacolo!
Per concludere un passitino di Pantelleria non si nega a nessuno... un caffè e via!
Ps. per trovare informazioni e farvi un'idea, vi consiglio di visitare il sito del Capriccio al link di seguito:
http://www.ilcapricciodivieste.it/
domenica 18 dicembre 2011
Al Convento di Cetara
venerdì 16 dicembre 2011
Sal De Riso a Minori
domenica 11 dicembre 2011
Osteria Reale a Tramonti
Si comincia con l'antipasto della casa, con qualche frittatina, il fagottino di pasta sfoglia e naturalmente salumi e formaggi della zona. In accompagnamento, abbiamo preso anche la parmigiana di melanzane e alici: una cosa davvero fenomenale!
Spettacolo anche nel primo piatto, che ci ha colpito per la sua delicatezza, nonostante gli ingredienti affatto leggeri. Si trattava di gnocchetti (più simili ai maccheroncini al ferretto) con guanciale e castagne. Il tutto creava una cremina saporitissima davvero da bis!
E ancora un secondo: filetto maiale con pomodori secchi e contorno di patatine a sfoglia al forno. Anche questo meritava davvero, sia per la consistenza del maiale morbidissimo, che per i pomodori secchi ma dolcissimi e per niente salati.
Per concludere, un assaggio di crostata con le castagne, ma in questo caso non si può dire che fosse delicata, quanto piuttosto un po' pesantuccia...
Ps. se volete dare un'occhiata al posticino, questo è il loro sito:
http://www.osteriareale.it/
domenica 4 dicembre 2011
Brunch al CO2: american style
Insomma, questo brunch ci è sembrato simpatico nella formula, meno nel trattamento generale. Avevamo prenotato, specificando di volere un tavolo e invece, nonostante varie insistenze, non siamo state accontentate e ci hanno dato 3 posti uno in fila all'altro sul tavolone centrale (alle 2 passate mica a mezzogiorno!).
Quindi la questione "succo d'arancia", che ha fatto dispiacere la mia amica che ne ha ordinati due. Dany, non ce l'ho con te, ma per 5 euro a bicchiere almeno ti avrebbero dovuto portare un bicchiere di spremuta d'arancia espressa!
Il costo complessivo è di 25 euro, che ci sembrano adeguati al fatto che non vengono offerti solo farinacei, ma anche carne e per di più ci sono due buffet con servizio (l'arrosto e le omelette), insomma quantomeno devono pagare l'omino che affetta e quello che gira la frittata! Meno adeguati, come già accennavo, i prezzi delle bevande che, a parte il caffè americano, non sono inclusi.
giovedì 1 dicembre 2011
Orecchiette con le cime di rape e sardine Angelo Parodi
Parliamo di "ricchitelle alle cime di rape", con un'aggiunta di sardine che ha dato un pizzico di sapore di mare in più.
giovedì 24 novembre 2011
Antipasto di Fave e cicoria
Come saprà chi legge abitualmente il blog del Polipo Affamato, ho partecipato al contest di Olivia e Marino organizzato da Giallozafferano. Lo scopo? Inviare una ricetta per un antipasto che coinvolgesse i prodotti Olivia e Marino e che rappresentasse, grazie a uno degli ingredienti, una regione d'Italia (non necessariamente la propria). Per appartenenza ho scelto ovviamente per prima cosa di proporre un antipasto preso al 100% dalla tradizione pugliese: fave e cicorie. In alcune zone lo chiamano il "Macco" ed è uno dei miei piatti preferiti.
L'idea di farlo diventare un antipasto non è male alla fine, visto che la presentazione è riuscita molto bene, purché fave&cicoria sia servito caldo, altrimenti la purea di fave diventa un blocco unico. Dalla foto potete vedere che ci sono due listarelle di cipolla: la loro funzione sociale è prettamente estetica, ma (se vi piace mangiarle crude) non ci stanno male neanche di sapore. Infine le sfogliatine Olivia e Marino. Beh, sicuramente sveltiscono la pratica e aiutano la presentazione. Queste sono aromatizzate al pomodoro e basilico. Insomma, non erano malissimo, ma se non avessi avuto l'obbligo di metterle, sempre per rimanere in Puglia, avrei preferito fare delle belle sfoglie di pane di Monte Sant'Angelo o di Altamura affettato sottilissimo e tostato in forno con un filo d'olio.
Di seguito la ricetta:
Per circa 10 coppette: 500 g di cicorie pulite da lessare, 300 g di fave secche decorticate di Carpino (meglio se spezzate), sale grosso, olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d'aglio, sfogliatine industriali o meglio di pane casereccio, 1 cipolla rossa per la decorazione
La ricetta si compone di 4 passaggi: cottura fave, cottura cicoria lessata, cicoria ripassata in padella e impiattamento.
1. Per la cottura delle fave di Carpino. Il consiglio è innanzitutto di metterle a bagno, anche il giorno prima, come tutti i legumi. Quindi prima di metterle in cottura sciacquare le fave almeno un paio di volte per ridurre l'amido e quindi lasciare cuocere (partendo da acqua fredda) per almeno mezz'ora: la quantità di acqua deve essere di circa due dita più alta delle fave. Attenzione che non evapori in cottura, controllate man mano che cuoce e se necessario aggiungete un po' d'acqua. Se le fave sono spezzate cuociono più in fretta, anche in 20 minuti. Non vi preoccupate se vedete che si spappolano, tanto si devono frullare. Verso fine cottura aggiungete il sale (grosso, ma non molto, circa un cucchiaino) e assaggiate per vedere se è sufficiente. Frullate il tutto e se è troppo liquido lasciate cuocere ancora un po' per far evaporare l'acqua. La consistenza deve essere quella di una crema.
2. Cottura delle cicorie. Devono essere lavate e mondate, quindi vanno lessate in acqua già bollente e salata con sale grosso per circa 15 minuti. In questo caso occhio a non farle diventare spappolate, anche perché verranno ripassate in padella. Una volta cotte vanno scolate e lasciate da parte. Attenzione: se le cicorie fossero troppo amare (capita con quelle selvatiche) il segreto è di lasciarle in acqua fredda dopo la cottura per qualche ora, quindi scolarle nuovamente.
3. Preparare una padella con abbondante olio e aglio (per chi lo gradisce anche un peperoncino intero ci sta). Quando l'aglio inizia a soffriggere, aggiungete le cicorie già lessate e scolate. Controllate se sono sufficientemente salate, altrimenti aggiungete un pizzico di sale fino. Sono già cotte e si devono solo insaporire, quindi bastano 5-10 minuti.
4. Impiattamento. Ho usato delle piccole cocottine basse (di quelle adatte alle crostatine). Sul fondo ho messo un paio di cucchiai di crema di fave di Carpino, riempiendo le cocottine fino a poco più di metà. Quindi con una forchetta e un cucchiaio ho arrotolato le cicorie come se fosse una forchettata di spaghetti e l'ho adagiata al centro della cocottina, immersa nella crema, quindi ho aggiunto le listarelle di cipolla rossa che mi ero preparata per la decorazione e le sfogliatine ai lati.
Ribadisco: le cocottine vanno impiattate all'ultimo momento con gli ingredienti belli caldi. La crema di fave ha il difetto di cementare in fretta quando raffredda a causa dell'amido.
Nota bene: la ricetta sembra un po' lunga, ma si può anticipare in molti passaggi anche il giorno prima. La crema di fave si può preparare in anticipo e conservarla in frigo. E' probabile che il composto si asciughi un po', ma basta rimetterla sul fornello e aggiungere un po' d'acqua per ritrovare la consistenza cremosa (attenzione però a girare frequentemente se no si attacca sul fondo). Anche le cicorie si possono lessare il giorno prima, ma è meglio ripassarle all'ultimo momento, prima di impiattare (è questione di 5 minuti).
Ps. per votare le "ciammaruchelle di zucchine", ricetta realmente scelta da Giallozafferano per partecipare al contest "Olivia e Marino" cliccate sul link di seguito per le istruzioni:
http://ilpolipoaffamato.blogspot.com/2011/11/ciammaruchelle-di-zucchine-votatele-su.html
martedì 22 novembre 2011
Ristorante la Capagira di Roma versione pranzo
lunedì 21 novembre 2011
Urbana 47 a Roma: una bella scoperta!
Ciammaruchelle di zucchine: votatele su Giallozafferano
domenica 20 novembre 2011
Al Vecchio Lotto a Roma
sabato 19 novembre 2011
Said: aperitivo alla Fabbrica del Cioccolato
Nuova guida alle pasticcerie del Gambero Rosso
Normalmente non parlo di libri e di guide, ma stavolta faccio un'eccezione. Se non altro perché è una new entry nel panorama nazionale. Si tratta della guida alle Pasticcerie, nata da un'idea dell'Accademia Pasticceri e grazie alla collaborazione e alla squadra del Gambero Rosso. Intanto dico che ne faccio parte, non per autoincensarmi, ma semplicemente per chiarire a chi legge che sono coinvolta emotivamente.
martedì 15 novembre 2011
Brunch da Open Colonna a Roma
lunedì 14 novembre 2011
Caffè da Sant'Eustachio a Roma
Birreria Peroni a Roma: un'istituzione...
mercoledì 9 novembre 2011
Green T. ristorante cinese a Roma - lunch menù
domenica 6 novembre 2011
Mekong a Roma, il ristorante, non il fiume!
venerdì 4 novembre 2011
Rivadestra a Roma
lunedì 31 ottobre 2011
Felice a Testaccio, a Roma naturalmente!
sabato 29 ottobre 2011
Burro e Sugo a Roma
Il gentile proprietario Christian ci ha però fatto notare che quello che mancava era proprio la sua presenza, per motivi di salute. Gli auguriamo pronta guarigione e speriamo che tutto torni presto alla normalità.
Sospendo il mio giudizio, inizialmente non positivo. Lo ringrazio per l'invito a riprovare un'esperienza da loro quando tutto sarà in ordine. Bene: è un atteggiamento che apprezziamo e che smorza la nostra momentanea delusione. Lo avverto però che il Polipo è non solo Affamato, ma anche attento ai dettagli... :-)
martedì 25 ottobre 2011
Riccio di formaggio
lunedì 24 ottobre 2011
Masterchef: un Grande Fratello in cucina
lunedì 17 ottobre 2011
Torta allo yogurt salata
domenica 16 ottobre 2011
Quiche svuotafrigo 4 con zucca e provola affumicata
A parte ho preparato un veloce composto con un uovo e 50 ml di panna. Come faccio spesso quando preparo le quiche, ho sistemato prima il ripieno sul fondo della tortiera, già coperta con la pasta sfoglia srotolata e rifilata ai bordi. Quindi ho aggiunto il composto di uovo e panna e infine ho messo i tondi di provola affumicata tagliata sottile. Come si può vedere dalla foto alla fine la provola affumicata crea una crosticina. Il ripieno è rimasto un po' morbido e devo dire che forse in questo caso sarebbe stato meglio utilizzare la brisè, ma alla fine ho usato la sfoglia e tanto basta... Comunque era buona e certamente è stata una preparazione velocissima.
Ah, dimenticavo, un 20-30 minuti in forno a 180 gradi come al solito.
sabato 15 ottobre 2011
Uno chef in condominio: novità dal set
E si comincia proprio sotto casa mia. Da buona reporter mi sono intrufolata sul set dove ho appreso un po' di informazioni. Il gioco è questo: scala A contro scala B si sfidano, ma uno solo risulterà vincitore di tutte le prove e vincerà una batteria di pentole e pirofile (però promettono premi per tutta la squadra).
Otto componenti per ogni squadra, ma in realtà già con la prima manche ne vengono eliminati quattro per squadra, anche perché i tavoli da cucina sono appunto otto e in seguito dovranno ospitare componenti di entrambe le squadre.
Per ora le riprese sono ferme proprio alla prima manche, che consiste in una prova d'abilità: tagliare la cipolla come vuole Sebastiano. E per chi conosce già il soggetto grazie a Fuori Menù, si può immaginare quanto sia pignolo!!!
Non svelo altro perché se no poi gli autori mi aspettano sotto casa...
Ah, no, stanno già sotto casa!!!