martedì 7 aprile 2015

Nasce RomaBrunch.it



Per chi dei nostri lettori non l'avesse capito siamo dei grandi appassionati del genere, specialmente da quando il nostro piccolino ci costringe a uscite più a ore diurne che notturne. E' per questo che è davvero una buona notizia il lancio del sito RomaBrunch.it, il primo sito interamente dedicato ai brunch della Capitale.
Il Chi Siamo recita: "C’è chi lo preferisce a buffet, c’è chi lo ama alla carta, c’è chi vuol essere servito e chi detesta che qualcuno faccia caso a quanto ha riempito il piatto o quante volte si è alzato per un refill. C’è chi cerca il posto elegante e chi il locale alla moda, chi vuole mangiare con calma mentre qualcun altro si occupa dei bimbi e chi, mamma mia, ristoranti per famiglie “no, grazie”".
Censimento e non guida gastronomica, ci tengono a specificare, perché l'importante è dare delle indicazioni su dove andare in base alle proprie esigenze. In questo senso l'enorme mappa stradale nell'home page aiuta moltissimo.
Per ora i brunch sono una trentina, ma speriamo che il numero cresca in fretta. Magari con l'aiuto dei lettori - anche quelli del Polipo, perché no - che potrebbero apprezzare la possibilità di segnalare i propri brunch del cuore.
Fra i filtri che aiutano nella scelta, oltre all'immancabile prezzo e alla collocazione geografica ben chiara grazie alla mappa di cui sopra, ci sono le seguenti tipologie: brunch all’americana, buffet all’italiana, brunch alla carta, brunch bio, buffet dolce, brunch all’aperto (per i locali che dispongono di dehors) e family brunch (per i locali che offrono animazione per i più piccoli), vegetariano.

martedì 17 febbraio 2015

Brunch da Kilo: buffet con carne alla brace

Che cosa aspettarsi da un brunch a soli 13,90 euro? Molta folla e file interminabili, questo è sicuro... Senza contare che siamo a un passo da via Salaria, zona ultrapariola, in cui la popolazione si divide fra signore con parecchio botox in faccia e ragazzetti azzimati di sicura provenienza luissina, con doppiopetto e pochette nel taschino. Da cotanto parterre ci si aspetterebbe il classico aplomb da gentlemen, specie dal secondo caso: il ventenne in doppiopetto invece tenta di saltare la fila e si giustifica inutilmente, salvo essere poi rimandato indietro con una ringhiata. Ok, sicuramente sembrerò prevenuta, ma sono scene vissute davvero e vi assicuro non con grande contentezza da parte mia.
Detto questo, parliamo del buffet. Come ha descritto chiaramente la cameriera "c'è tutto, dall'antipasto al caffè", che non è solo la risciacquatura dei piatti all'americana, ma una versione in tanica di quello espresso. Questo è un punto a favore, come è un punto a favore anche la presenza di carne che viene grigliata espressa e a vista, fra cui salsicce, hamburger e spiedini. Tutta carne bianca, ovviamente, ma di buon sapore, peccato solo per le file interminabili per arrivare a "vincere" uno spiedino. In alternativa, la formula di questo brunch prevede la possibilità di ordinare a un prezzo favorevole una bistecca da un apposito menu scontato della domenica, tuttavia si accede a questa "offerta" solo se si sta comunque pagando il buffet. Per il resto l'offerta generale è molto ampia, ma non altrettanto valida. Buone le patatine fritte, peccato che anche queste ultime siano vittime di un classico assalto ai forni. Meno memorabili le paste, che purtroppo sono conservate in appositi scaldavivande con il coperchio che il suddetto cliente "tipo" tende a lasciare aperto, col risultato che la pasta oltre ad appapparsi si fredda pure. Le insalate non mancano, qualche esempio di affettati e formaggi, assenti completamente le classiche uova da brunch domenicale simil-americano, ma non ci sono mancate affatto. Nel reparto dolci qualche crostata e un profiterole molto cremoso, ma poco delicato. Come si diceva c'è poi il caffè, in un angolino da scoprire in cui si può comporre, volendo, con panna e nutella, tanto per aggiungere qualche caloria che mancava al conto!