Dopo vari giorni di volantinaggio selvaggio, finalmente abbiamo visto che ha aperto i battenti la nuova gelateria di Re di Roma, che va ad aggiungersi al Gelato di Procopio e a Fata Morgana a pochi metri. Insomma, piazza Re di Roma è diventata una specie di fossa delle Marianne del gelato, dove è pressocchè impossibile non cadere in tentazione. Senza contare che poco lontano c'è anche la Neviera, che ci è sembrata la novità più interessante, e il sopravvalutatissimo Pompi.
Comunque, ieri finalmente abbiamo assaggiato il nuovo arrivato, che si autodefinisce "Alta gelateria artigianale italiana". Già presente a Roma, in zona Quarto Miglio, poi ad Anzio e a Latina, questa gelateria vanta un numero elevatissimo di varietà dichiarate, ma un numero molto limitato di vaschette. Ieri sera mancavano diversi gusti, anche fra quelli di cui erano presenti le targhette, ma a loro discapito va detto che erano in chiusura.
Non mi è piaciuto inoltre che ci fosse una vaschetta di tiramisù in mezzo a quelle di gelato, ma che questo non fosse possibile metterlo sul gelato: se è così, per non scontentare il cliente, dovrebbero o predisporre un gusto tiramisù come alternativa, oppure spostare semplicemente quella vaschetta da un'altra parte. Fra l'altro è molto curioso come questa gelateria che vanta anche un tiramisù artigianale sia sorta a poche centinaia di metri da Pompi: che voglia approfittare del brand? O addirittura vuole sfidare lo strapotere di Pompi in tema?
Questa seconda opzione è sicuramente molto ambiziosa. Noi auguriamo qualsiasi bene, però possiamo dire che nel nostro assaggio il gelato ha avuto qualche critica. Per quanto mi riguarda, ho preso nocciola e pistacchio. Quest'ultimo era soddisfacente, mentre la prima aveva un retrogusto che non mi tornava al 100%. Ho assaggiato inoltre la stracciatella, che invece era troppo fredda, quasi al limite del ghiacciato. Molto fragrante invece la cialda del cono, che peraltro viene golosamente foderata di Nutella all'interno (e questa è una furbata che non ci è dispiaciuta affatto!).
A proposito di furbate, a dir la verità è questo che forse ci ha lasciati un po' perplessi. Grande battage pubblicitario, ieri peraltro regalavano coupon per mangiare il gelato gratis (motivo per cui probabilmente i gusti erano quasi tutti finiti in chiusura), un cafonissimo count down che ogni 100 minuti segnala un minuto di gelato offerto per la clientela, un più divertente bocchettone dell'aria aperto all'esterno ad altezza d'uomo con una targa di fianco: avvicinatevi per sentire l'odore della nostra cucina. L'unica domanda che mi pongo è quali siano questi grandi odori che provengono da una gelateria, dove le "cotture" sono per lo più a freddo. Felice di essere smentita dall'esperienza, però...
Detto questo, opinione comune di tutti i miei amici è stata che fra i vicini preferivano Procopio o Fata Morgana. Insomma, Conforti secondo la nostra opinione deve ancora crescere e trovare la tara fra la voglia di apparire e la reale qualità del prodotto e l'apprezzamento che esso può generare nel pubblico.
Comunque, ieri finalmente abbiamo assaggiato il nuovo arrivato, che si autodefinisce "Alta gelateria artigianale italiana". Già presente a Roma, in zona Quarto Miglio, poi ad Anzio e a Latina, questa gelateria vanta un numero elevatissimo di varietà dichiarate, ma un numero molto limitato di vaschette. Ieri sera mancavano diversi gusti, anche fra quelli di cui erano presenti le targhette, ma a loro discapito va detto che erano in chiusura.
Non mi è piaciuto inoltre che ci fosse una vaschetta di tiramisù in mezzo a quelle di gelato, ma che questo non fosse possibile metterlo sul gelato: se è così, per non scontentare il cliente, dovrebbero o predisporre un gusto tiramisù come alternativa, oppure spostare semplicemente quella vaschetta da un'altra parte. Fra l'altro è molto curioso come questa gelateria che vanta anche un tiramisù artigianale sia sorta a poche centinaia di metri da Pompi: che voglia approfittare del brand? O addirittura vuole sfidare lo strapotere di Pompi in tema?
Questa seconda opzione è sicuramente molto ambiziosa. Noi auguriamo qualsiasi bene, però possiamo dire che nel nostro assaggio il gelato ha avuto qualche critica. Per quanto mi riguarda, ho preso nocciola e pistacchio. Quest'ultimo era soddisfacente, mentre la prima aveva un retrogusto che non mi tornava al 100%. Ho assaggiato inoltre la stracciatella, che invece era troppo fredda, quasi al limite del ghiacciato. Molto fragrante invece la cialda del cono, che peraltro viene golosamente foderata di Nutella all'interno (e questa è una furbata che non ci è dispiaciuta affatto!).
A proposito di furbate, a dir la verità è questo che forse ci ha lasciati un po' perplessi. Grande battage pubblicitario, ieri peraltro regalavano coupon per mangiare il gelato gratis (motivo per cui probabilmente i gusti erano quasi tutti finiti in chiusura), un cafonissimo count down che ogni 100 minuti segnala un minuto di gelato offerto per la clientela, un più divertente bocchettone dell'aria aperto all'esterno ad altezza d'uomo con una targa di fianco: avvicinatevi per sentire l'odore della nostra cucina. L'unica domanda che mi pongo è quali siano questi grandi odori che provengono da una gelateria, dove le "cotture" sono per lo più a freddo. Felice di essere smentita dall'esperienza, però...
Detto questo, opinione comune di tutti i miei amici è stata che fra i vicini preferivano Procopio o Fata Morgana. Insomma, Conforti secondo la nostra opinione deve ancora crescere e trovare la tara fra la voglia di apparire e la reale qualità del prodotto e l'apprezzamento che esso può generare nel pubblico.
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