Atteso da tutti i super-appassionati di cake design, arriva il nuovo boss delle torte all'italiana. Non un programma come quello famosissimo di Buddy Valastro, ambientato all'interno della sua bakery nel New Jersey, bensì un vero e proprio programma didattico in studio.
Si tenta una dinamica a due con un nipote del cake designer, Renato Ardovino, che in studio fa la parte dell'allievo un po' tontolone. Il ritmo è lentissimo, gli errori di regia non si contano (si possono mettere ingredienti bianchi come zucchero e farina su sfondo bianco?), la capacità di spiegare le tecniche di Renato sufficiente, ma non entusiasmante.
A dir poco drammatico il piccolo intermezzo intitolato "Provaci ancora Angelo", cioè il suddetto nipote che viene messo alla prova sulle basi della pasticceria. Ad esempio, oggi il compito era di montare a neve ben ferma, a mano, le chiare d'uovo in 3 minuti. Impresa fallita miseramente, per il povero Angelo, che si è rotto un braccio a forza di frustate alle uova. Ma massimo rispetto per lui, inutilmente torturato, mentre il buon Renato fa vedere come fare un bellissimo Pan di Spagna nella planetaria. La domanda è: se esiste la tecnologia, perché non utilizzarla?
Al contrario, però, sono molto critica nei confronti dell'uso di un milione e mezzo di strumenti per il cake design. Lo capisco che ad alti livelli un designer ha a sua disposizione una cucina piena di attrezzi (e se ne fa pagari i frutti di conseguenza), ma la povera casalinga che vuol fare la torta a forma di topolino per il figlio non può spendere centinaia di euro in strumenti per il decoro e il modellaggio, basi, cioccolato plastico, ghiaccia, gel e così via. In una sola puntata ho visto Renato usare 3 tipi differenti di mattarelli, 2 attrezzini per il modellaggio che finivano con una punta a forma di pallina, però uno differiva dall'altro perché la pallina era leggermente inclinata, per non parlare di coppapasta, stampini in silicone e timbrini. Vabbè, quelli hanno anche un perché, visto che fare a mano un piccolo fiore è durissima, ma qualche idea per il risparmio???
Caro Renato, non dimenticare che le tue spettatrici (inutile prenderci in giro, al 90% siamo donne!) sono anche donne che arrivano a stento a fine mese e, anche se il cake design è un grande business, questo non lo devi dimenticare.
Si tenta una dinamica a due con un nipote del cake designer, Renato Ardovino, che in studio fa la parte dell'allievo un po' tontolone. Il ritmo è lentissimo, gli errori di regia non si contano (si possono mettere ingredienti bianchi come zucchero e farina su sfondo bianco?), la capacità di spiegare le tecniche di Renato sufficiente, ma non entusiasmante.
A dir poco drammatico il piccolo intermezzo intitolato "Provaci ancora Angelo", cioè il suddetto nipote che viene messo alla prova sulle basi della pasticceria. Ad esempio, oggi il compito era di montare a neve ben ferma, a mano, le chiare d'uovo in 3 minuti. Impresa fallita miseramente, per il povero Angelo, che si è rotto un braccio a forza di frustate alle uova. Ma massimo rispetto per lui, inutilmente torturato, mentre il buon Renato fa vedere come fare un bellissimo Pan di Spagna nella planetaria. La domanda è: se esiste la tecnologia, perché non utilizzarla?
Al contrario, però, sono molto critica nei confronti dell'uso di un milione e mezzo di strumenti per il cake design. Lo capisco che ad alti livelli un designer ha a sua disposizione una cucina piena di attrezzi (e se ne fa pagari i frutti di conseguenza), ma la povera casalinga che vuol fare la torta a forma di topolino per il figlio non può spendere centinaia di euro in strumenti per il decoro e il modellaggio, basi, cioccolato plastico, ghiaccia, gel e così via. In una sola puntata ho visto Renato usare 3 tipi differenti di mattarelli, 2 attrezzini per il modellaggio che finivano con una punta a forma di pallina, però uno differiva dall'altro perché la pallina era leggermente inclinata, per non parlare di coppapasta, stampini in silicone e timbrini. Vabbè, quelli hanno anche un perché, visto che fare a mano un piccolo fiore è durissima, ma qualche idea per il risparmio???
Caro Renato, non dimenticare che le tue spettatrici (inutile prenderci in giro, al 90% siamo donne!) sono anche donne che arrivano a stento a fine mese e, anche se il cake design è un grande business, questo non lo devi dimenticare.
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