Qualche giorno fa giravo per le vie del centro e mi sono imbattuta in questo localino piccolo piccolo. Ad attirarci, i colorati cupcakes che occhieggiavano fin dalla vetrina. Appena dentro, un odore misto burro/vaniglia ci assale e non possiamo far altro che concederci un piccolo assaggio. La coscienza ci ha portate verso i mini-cupcake (red velvet e crema al formaggio) e una porzioncina di cheese-cake. Sul bancone, però, molte altre offerte, dal cupcake al tiramisù a quello supercioccolatoso.
Insomma, parliamo di quel che abbiamo assaggiato. La minicupcake aveva il difetto di tutta la pasticceria americana: era burrosa, ma secca, benché compensata dalla crema formaggiosa. Certo, mi si dirà, come fai a confrontare un muffin o un cupcake con una diplomatica per esempio? La seconda è bagnata di liquore e ovviamente è più morbida e umida. Quanto alla cheesecake, servita su un pirottino da muffin, devo sottolineare che il fondo di biscotti (rigorosamente Digestive, si sentiva chiaramente!) era troppo freddo e difficilmente si rompeva con la forchettina di plastica. Ovviamente una problematica naturalmente legata alla conservazione: per farlo mantenere si deve tener ben freddo. Quanto alla crema al formaggio non era male, ma ne ho assaggiate di più buone.
Conclusione, uscendo dalla Bakery romano-americana, rivolgendomi all'amica filo-anglosassone cui piacciono questi dolci burrosi tutta estetica... "Ma vuoi mettere un'aragosta? Un cannolo? Un babà?".
Questione di italianità!!!
Insomma, parliamo di quel che abbiamo assaggiato. La minicupcake aveva il difetto di tutta la pasticceria americana: era burrosa, ma secca, benché compensata dalla crema formaggiosa. Certo, mi si dirà, come fai a confrontare un muffin o un cupcake con una diplomatica per esempio? La seconda è bagnata di liquore e ovviamente è più morbida e umida. Quanto alla cheesecake, servita su un pirottino da muffin, devo sottolineare che il fondo di biscotti (rigorosamente Digestive, si sentiva chiaramente!) era troppo freddo e difficilmente si rompeva con la forchettina di plastica. Ovviamente una problematica naturalmente legata alla conservazione: per farlo mantenere si deve tener ben freddo. Quanto alla crema al formaggio non era male, ma ne ho assaggiate di più buone.
Conclusione, uscendo dalla Bakery romano-americana, rivolgendomi all'amica filo-anglosassone cui piacciono questi dolci burrosi tutta estetica... "Ma vuoi mettere un'aragosta? Un cannolo? Un babà?".
Questione di italianità!!!
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