Sono stata fuori per qualche settimana. Torno in Italia e che succede? Di tutto! Papa dimesso, conclave in agguato, elezioni finite come sono finite (stendiamo un velo pietoso!), ma soprattutto allarmanti presenze equine nelle polpette, nelle lasagne, nel ragù...
Ovviamente fra tutti questi argomenti quello che più sta a cuore al Polipo è l'ultimo, quello relativo al cibo. Che però, lungi dal discettare sulla validità o meno dei test compiuti dalle autorità preposte, mi fa sorgere un sorrisetto godurioso! Gli sta bene: è questo che penso!
Questo tsunami non politico sta bene a tutti i produttori di fast food, inteso non solo come le catene di hamburger di turno, ma anche a chi crea, pensa e realizza semilavorati da 4 minuti in forno.
E, ancor di più, sta bene ai consumatori che spendono fior di quattrini per queste schifezze. Ancora di piuissimo, sta bene alle madri (o ai padri, in questo siamo democratici per natura) che non hanno insegnato ai figli a farsi un uovo al tegamino prima di andare da soli all'università e che non gli hanno tolto la carta prepagata dalle mani al primo "4 salti in padella" buttato nel carrello del fuorisede.
Questa storia della carne equina a me sa di mezza bufala, ma forse ci sta bene! Forse è arrivata la volta buona che uno se proprio ci tiene a mangiare la lasagna vada a trovare la nonna, la mamma, la zia che gliela sa preparare come si deve e magari che gli/le insegna a farla (in questo caso, ammetto, parlo al femminile perché andando qualche generazione più indietro è più facile che ai fornelli ci sia una donna).
Oppure andate al ristorante (uno buono, però, non un fast food!) e fate girare l'economia...
Lo sapete quanto costa una lasagna precotta? Beh, molto di più di quanto spendereste facendola da soli. E sapendo, però, che ci sta dentro. 10 lasagne precotte in meno, sostituite da un più salutare spaghetto al sugo semplice semplice (non in vasetto, cribbio!) o sano un petto di pollo alla piastra e vi fate un budget per andare a mangiare al ristorante. O quantomeno in pizzeria!
Che poi io un buon ragù con dentro carne di cavallo o di asino, come anche in Puglia si fa, lo pagherei di più... Però questa è un'altra storia!
Ovviamente fra tutti questi argomenti quello che più sta a cuore al Polipo è l'ultimo, quello relativo al cibo. Che però, lungi dal discettare sulla validità o meno dei test compiuti dalle autorità preposte, mi fa sorgere un sorrisetto godurioso! Gli sta bene: è questo che penso!
Questo tsunami non politico sta bene a tutti i produttori di fast food, inteso non solo come le catene di hamburger di turno, ma anche a chi crea, pensa e realizza semilavorati da 4 minuti in forno.
E, ancor di più, sta bene ai consumatori che spendono fior di quattrini per queste schifezze. Ancora di piuissimo, sta bene alle madri (o ai padri, in questo siamo democratici per natura) che non hanno insegnato ai figli a farsi un uovo al tegamino prima di andare da soli all'università e che non gli hanno tolto la carta prepagata dalle mani al primo "4 salti in padella" buttato nel carrello del fuorisede.
Questa storia della carne equina a me sa di mezza bufala, ma forse ci sta bene! Forse è arrivata la volta buona che uno se proprio ci tiene a mangiare la lasagna vada a trovare la nonna, la mamma, la zia che gliela sa preparare come si deve e magari che gli/le insegna a farla (in questo caso, ammetto, parlo al femminile perché andando qualche generazione più indietro è più facile che ai fornelli ci sia una donna).
Oppure andate al ristorante (uno buono, però, non un fast food!) e fate girare l'economia...
Lo sapete quanto costa una lasagna precotta? Beh, molto di più di quanto spendereste facendola da soli. E sapendo, però, che ci sta dentro. 10 lasagne precotte in meno, sostituite da un più salutare spaghetto al sugo semplice semplice (non in vasetto, cribbio!) o sano un petto di pollo alla piastra e vi fate un budget per andare a mangiare al ristorante. O quantomeno in pizzeria!
Che poi io un buon ragù con dentro carne di cavallo o di asino, come anche in Puglia si fa, lo pagherei di più... Però questa è un'altra storia!
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