Alla fine dell'anno è tempo di bilanci. Diciamo che il 2012 è stato un anno particolare, fra novità, probabilità e imprevisti. Ma soprattutto un anno in cui - lo testimonia la mia raccolta di ricevute fiscali pronte per il commercialista - ho mangiato spesso fuori e assaggiato tanti piatti diversi. Molti sono stati recensiti e raccontati ampiamente su questo blog, ma voglio raccogliere i 10 più buoni, sconvolgenti, ricordevoli e soprattutto che consentirei di assaggiare nel 2013!
Ps. non è una classifica, considerate che sono piatti che metterei sullo stesso piano, come un'ideale, lunga degustazione.
1) Rocher di coda alla vaccinara dello chef Riccardo Di Giacinto (ristorante All'Oro, che però si è appena trasferito al The First Luxury Art Hotel);
2) La cornucopia di amatriciana dell'Oste della Bon'Ora a Grottaferrata (starring il mitico Oste Massimo Pulicati e la moglie Maria Luisa, di cui si ricorda anche la crema pasticcera che porta il suo nome);
3) La cacio e pepe di Pistelli Hostaria, ancora a Grottaferrata (anche se sono gli ex della Scuderia di Genzano), con un pepe del Borneo che dava un sapore incredibile;
4) La pizza di Sforno (qualunque sia) che con il suo impasto "puffoso" è la pizza più buona che conosca;
5) Lo spiedino di carne d'agnello e melanzana alla brace mangiato ad Istanbul nel quartieraccio di Horor Caddesi, nel ristorante Urfali Haci Usta;
6) La focaccia calda con la mortadella portata nientemeno che dalle mani di Pierluigi Roscioli nel suo nuovo quartier generale di Romeo a via Silla (insieme alla meravigliosa Cristina Bowerman, vedi sotto);
7) Il panino con il foie gras di Cristina Bowerman, stesso posto (Romeo) due anime della cucina così vicine e così lontane, accomunate dalla ricerca non del buono, ma del più buono;
8) Il tris di tonno di Leonardo Vescera, bravissimo chef del Capriccio di Vieste, a mio parere l'unico ristorante veramente degno di nota del Gargano marittimo;
9) La torta Peccato di gola di Pietro Moffa, pasticceria di Foggia (meno male che c'è lui!), un'iniezione di burro talmente magnifica che vale la pena di sospendere qualsiasi forma di dieta;
10) Le melanzane ripiene alla viestana, beh, fatte da me... Non è per autoincensarmi, ma semplicemente per dire che per quanto mi piaccia andare al ristorante, certe volte si possono realizzare anche in casa piatti degni di una tavola da re.
Vi copincollo di seguito il link della ricetta, che oltretutto era una ricetta della nonna e come tale va rispettata: CLICCA QUI.
Ps. non è una classifica, considerate che sono piatti che metterei sullo stesso piano, come un'ideale, lunga degustazione.
1) Rocher di coda alla vaccinara dello chef Riccardo Di Giacinto (ristorante All'Oro, che però si è appena trasferito al The First Luxury Art Hotel);
2) La cornucopia di amatriciana dell'Oste della Bon'Ora a Grottaferrata (starring il mitico Oste Massimo Pulicati e la moglie Maria Luisa, di cui si ricorda anche la crema pasticcera che porta il suo nome);
3) La cacio e pepe di Pistelli Hostaria, ancora a Grottaferrata (anche se sono gli ex della Scuderia di Genzano), con un pepe del Borneo che dava un sapore incredibile;
4) La pizza di Sforno (qualunque sia) che con il suo impasto "puffoso" è la pizza più buona che conosca;
5) Lo spiedino di carne d'agnello e melanzana alla brace mangiato ad Istanbul nel quartieraccio di Horor Caddesi, nel ristorante Urfali Haci Usta;
6) La focaccia calda con la mortadella portata nientemeno che dalle mani di Pierluigi Roscioli nel suo nuovo quartier generale di Romeo a via Silla (insieme alla meravigliosa Cristina Bowerman, vedi sotto);
7) Il panino con il foie gras di Cristina Bowerman, stesso posto (Romeo) due anime della cucina così vicine e così lontane, accomunate dalla ricerca non del buono, ma del più buono;
8) Il tris di tonno di Leonardo Vescera, bravissimo chef del Capriccio di Vieste, a mio parere l'unico ristorante veramente degno di nota del Gargano marittimo;
9) La torta Peccato di gola di Pietro Moffa, pasticceria di Foggia (meno male che c'è lui!), un'iniezione di burro talmente magnifica che vale la pena di sospendere qualsiasi forma di dieta;
10) Le melanzane ripiene alla viestana, beh, fatte da me... Non è per autoincensarmi, ma semplicemente per dire che per quanto mi piaccia andare al ristorante, certe volte si possono realizzare anche in casa piatti degni di una tavola da re.
Vi copincollo di seguito il link della ricetta, che oltretutto era una ricetta della nonna e come tale va rispettata: CLICCA QUI.
Non vedo nella lista la pizza di X-Large...Grave dimenticanza
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