Grande successo per queste ciambelline al vino, realizzate con una ricetta che ho visto fare pochi giorni fa da Anna Moroni alla Prova del Cuoco.
Recuperata rocambolescamente sulla rete la ricetta (non sono brava a prendere appunti in diretta), ho prontamente realizzato queste ciambelline approfittando di un residuo di bottiglia di vino rosso che avevo in casa.
Ammetto che trattasi di vino di relativa qualità, tuttavia sono sicura che utilizzandone uno di migliore livello sicuramente il risultato sarà ancor più spettacolare... ma le bocche da sfamare a casa mia si sono decisamente accontentate, prendendo queste belle ciambelline come ciliegie: una tira l'altra!
Ma andiamo alla ricetta, semplicissima, perché peraltro si fa a tazze come le più sceme delle torte allo yogurt, con la differenza che lo yogurt non c'è, né il burro o le uova. Insomma, non volendo ho anche fatto una ricetta vegana!!!
Ingredienti:
1 tazza di vino rosso
1 tazza di olio di semi (meglio mais, ma io avevo girasole e ha funzionato ugualmente, si sconsiglia realmente solo quell'oliva perché dal sapore troppo invadente)
1 tazza di zucchero semolato bianco, più altro zucchero per la doratura, ma in questo caso io ho preferito usare lo zucchero di canna, perché è meno dolce e risulta più croccante
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Farina 00 quanto basta, calcolate che io ne ho utilizzata circa 700g.
Detto questo il consiglio è di non partire neanche se non si ha un robot in casa. Certo, tutto si può fare a mano, ma in questo caso il supporto di un robot da cucina è fondamentale per non farsi i muscoli, a meno che non si voglia saltare una lezione di body building. Sarebbe magnifica una planetaria, ma io ho usato (e anche Anna Moroni per motivi di pubblicità) un semplicissimo food processor con le lame, che basta e avanza.
Si versano quindi tutti gli ingredienti nel mixer e si aggiunge la farina mano a mano. Come dice la Moroni, il composto è giusto quando "fa la palla". Comunque, considerate che dovrete modellare le ciambelline, quindi deve essere sufficientemente lavorabile. Se può aiutare diciamo con la consistenza (benché più elastica) di un impasto per gnocchi. Io ho finito il tutto con il robot, ho dato solo l'ultima bottarella a mano aggiungendo ancora un minimissimo di farina, solo per non fare attaccare il composto al piano.
Quando cominciate a formare le ciambelline, accendete anche il forno a 180 gradi, che come tutti i dolci deve essere preriscaldato.
Quindi sistemate le teglie con la carta da forno. Io ho utilizzato i due piani, uno con la placca e l'altro con la griglia coperta da un tappetino di silicone e la carta da forno per ulteriore scrupolo. Tenete conto che però quando si usa la placca a metà cottura si devono invertire i piani, perché il calore non passa uniformemente.
Per fare le ciambelline dovete modellare un piccolo tubicino di circa 1/1,5 cm di diametro e di circa 5 cm di lunghezza e incrociarne i due lembi. Vi sto dando delle dimensioni per dare un'idea, ma non credete che io sia stata lì con il righello!!!
Scegliete voi la vostra tecnica, formazione ciambellina seguita da panatura nello zucchero oppure, forse è più comodo, preparazione prima di un numero congruo di ciambelline e poi panatura una dopo l'altra. In questo secondo caso vi dovrete lavare le mani meno frequentemente!
In conclusione, ponete tutte le ciambelline sulla carta da forno, distanziandole di qualche cm l'una dall'altra perché un minimo crescono visto che abbiamo messo il lievito. Sulla lunghezza di cottura io ho visto che passavano circa mezz'ora/40 minuti, ma ovviamente dipende dai forni, se mettete la placca o solo la griglia ecc. Comunque sono pronte quando sono biscottate, cioè belle croccantine, e sono meravigliose se servite con vino dolce... Vinsanto, muffato o passito che sia è la morte sua!
Recuperata rocambolescamente sulla rete la ricetta (non sono brava a prendere appunti in diretta), ho prontamente realizzato queste ciambelline approfittando di un residuo di bottiglia di vino rosso che avevo in casa.
Ammetto che trattasi di vino di relativa qualità, tuttavia sono sicura che utilizzandone uno di migliore livello sicuramente il risultato sarà ancor più spettacolare... ma le bocche da sfamare a casa mia si sono decisamente accontentate, prendendo queste belle ciambelline come ciliegie: una tira l'altra!
Ma andiamo alla ricetta, semplicissima, perché peraltro si fa a tazze come le più sceme delle torte allo yogurt, con la differenza che lo yogurt non c'è, né il burro o le uova. Insomma, non volendo ho anche fatto una ricetta vegana!!!
Ingredienti:
1 tazza di vino rosso
1 tazza di olio di semi (meglio mais, ma io avevo girasole e ha funzionato ugualmente, si sconsiglia realmente solo quell'oliva perché dal sapore troppo invadente)
1 tazza di zucchero semolato bianco, più altro zucchero per la doratura, ma in questo caso io ho preferito usare lo zucchero di canna, perché è meno dolce e risulta più croccante
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Farina 00 quanto basta, calcolate che io ne ho utilizzata circa 700g.
Detto questo il consiglio è di non partire neanche se non si ha un robot in casa. Certo, tutto si può fare a mano, ma in questo caso il supporto di un robot da cucina è fondamentale per non farsi i muscoli, a meno che non si voglia saltare una lezione di body building. Sarebbe magnifica una planetaria, ma io ho usato (e anche Anna Moroni per motivi di pubblicità) un semplicissimo food processor con le lame, che basta e avanza.
Si versano quindi tutti gli ingredienti nel mixer e si aggiunge la farina mano a mano. Come dice la Moroni, il composto è giusto quando "fa la palla". Comunque, considerate che dovrete modellare le ciambelline, quindi deve essere sufficientemente lavorabile. Se può aiutare diciamo con la consistenza (benché più elastica) di un impasto per gnocchi. Io ho finito il tutto con il robot, ho dato solo l'ultima bottarella a mano aggiungendo ancora un minimissimo di farina, solo per non fare attaccare il composto al piano.
Quando cominciate a formare le ciambelline, accendete anche il forno a 180 gradi, che come tutti i dolci deve essere preriscaldato.
Quindi sistemate le teglie con la carta da forno. Io ho utilizzato i due piani, uno con la placca e l'altro con la griglia coperta da un tappetino di silicone e la carta da forno per ulteriore scrupolo. Tenete conto che però quando si usa la placca a metà cottura si devono invertire i piani, perché il calore non passa uniformemente.
Per fare le ciambelline dovete modellare un piccolo tubicino di circa 1/1,5 cm di diametro e di circa 5 cm di lunghezza e incrociarne i due lembi. Vi sto dando delle dimensioni per dare un'idea, ma non credete che io sia stata lì con il righello!!!
Scegliete voi la vostra tecnica, formazione ciambellina seguita da panatura nello zucchero oppure, forse è più comodo, preparazione prima di un numero congruo di ciambelline e poi panatura una dopo l'altra. In questo secondo caso vi dovrete lavare le mani meno frequentemente!
In conclusione, ponete tutte le ciambelline sulla carta da forno, distanziandole di qualche cm l'una dall'altra perché un minimo crescono visto che abbiamo messo il lievito. Sulla lunghezza di cottura io ho visto che passavano circa mezz'ora/40 minuti, ma ovviamente dipende dai forni, se mettete la placca o solo la griglia ecc. Comunque sono pronte quando sono biscottate, cioè belle croccantine, e sono meravigliose se servite con vino dolce... Vinsanto, muffato o passito che sia è la morte sua!
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