Un po' giardinetto di quartiere con annessi bambini festanti, un po' spazio radical-chic, un po' ristorante-griglieria-pizzeria. Soprattutto l'ultima cosa, nei progetti di chi ha creato questo spazio, ma anche nuovo punto di riferimento per il quartiere Pigneto. Dalle mamme che vogliono portare i bambini all'aria aperta mentre fanno colazione, agli autoctoni un po' di sinistra che vogliono sorseggiare un caffè leggendo il giornale (L'Unità o Il Fatto quotidiano?), passando per commensali di ogni genere che sceglieranno questo locale per le loro cene semplici, a base di hamburger, fritti, pizze e così via.
Gli spazi lo consentono, con 300 mq coperti e 600 all'esterno, suddivisi in patio coperto, zona giochi con altalena e pista per le bocce, piccolo orto cittadino e megagriglia all'aperto. Immagino la felicità degli inquilini del palazzo di fronte, con la musica alta benché gradevole e i bambini festanti di cui sopra... Comunque ci piace e ci sembra finalmente una versione un po' più adulta del Circolo degli Artisti. Obiettivo non più fare quattro salti con band emergenti, ma star seduti a mangiare con un occhio ai bambini. Diciamo che nel primo caso ci si va dai 20 ai 30, nel secondo dai 30 in su...
Poi chi ha fatto qualche soldino in più, indipendentemente dall'età, si evolve e va da Primo al Pigneto, della stessa famiglia di Rosti. Diciamo che Primo è il fratello maggiore, con più personalità e con maggiore serietà, a partire dalla carta e continuando con il servizio. Rosti è il fratello minore, con la freschezza della gioventù, che preferisce hamburger e pizza a un tortello di carciofo o una faraona arrosto.
Per ora la nostra esperienza gastronomica si ferma all'inaugurazione, con una megafesta dalle 10,00 alle 23,00, a base di panini erba e salsiccia, fritti vari, dolcetti di ogni genere. Succhi, vino e birra a volontà. Insomma, una piccola pacchia.
Ci rivedremo presto, per una cena, anche all'interno, nelle sale disegnate dallo stesso architetto, Liorni, che ha arredato Primo. Si segnalano, infatti, prezzi tutto sommato bassi, per una qualità non da poco, peraltro ci incuriosisce il format del brunch domenicale. Anche solo per questo il Polipo approva e promuove.
Gli spazi lo consentono, con 300 mq coperti e 600 all'esterno, suddivisi in patio coperto, zona giochi con altalena e pista per le bocce, piccolo orto cittadino e megagriglia all'aperto. Immagino la felicità degli inquilini del palazzo di fronte, con la musica alta benché gradevole e i bambini festanti di cui sopra... Comunque ci piace e ci sembra finalmente una versione un po' più adulta del Circolo degli Artisti. Obiettivo non più fare quattro salti con band emergenti, ma star seduti a mangiare con un occhio ai bambini. Diciamo che nel primo caso ci si va dai 20 ai 30, nel secondo dai 30 in su...
Poi chi ha fatto qualche soldino in più, indipendentemente dall'età, si evolve e va da Primo al Pigneto, della stessa famiglia di Rosti. Diciamo che Primo è il fratello maggiore, con più personalità e con maggiore serietà, a partire dalla carta e continuando con il servizio. Rosti è il fratello minore, con la freschezza della gioventù, che preferisce hamburger e pizza a un tortello di carciofo o una faraona arrosto.
Per ora la nostra esperienza gastronomica si ferma all'inaugurazione, con una megafesta dalle 10,00 alle 23,00, a base di panini erba e salsiccia, fritti vari, dolcetti di ogni genere. Succhi, vino e birra a volontà. Insomma, una piccola pacchia.
Ci rivedremo presto, per una cena, anche all'interno, nelle sale disegnate dallo stesso architetto, Liorni, che ha arredato Primo. Si segnalano, infatti, prezzi tutto sommato bassi, per una qualità non da poco, peraltro ci incuriosisce il format del brunch domenicale. Anche solo per questo il Polipo approva e promuove.
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