Nella carta una serie discreta di vini, scelti con criterio e fantasia, senza limitarsi agli schemi correnti. Quanto al mangiare, poco di cucinato, molto di "selezionato". Il vero cavallo di battaglia sono infatti le selezioni di formaggi e di salumi. Si può scegliere di prendere una singola specialità oppure un misto (il mio consiglio). Stesso discorso anche per bruschette e crostini. Si può prendere o un singolo abbinamento o un misto composto da loro.
Nella nostra visita di ieri abbiamo preso un ottimo Aglianico fuori carta, dai sentori di frutta molto spiccati. Poi un misto di crostoni: pomodoro e ricotta dura grattugiata, patate con il rosmarino, formaggio al tartufo, provola affumicata e pepe, crema di melanzane. Quindi i formaggi (per i salumi si rimanda alla prossima visita), messi rigorosamente in ordine di stagionatura. Si comincia con una specie di formaggio molle, pecorino ma non fortissimo, perché - ci ha spiegato il proprietario - addizionato con stracchino. Era davvero buono e nuovo di sapore: assaggiandolo col vino, poi, si aveva la dimostrazione certa di quel che vuol dire un giusto abbinamento! Poi una caciotta con il tartufo, questa un po' più scontata, ma comunque molto buona. Ancora, un parmigiano stagionato 24 mesi dal sapore nettissimo. Quindi due formaggi di Fossa, se il primo era fortissimo, stagionato per due anni se non ricordo male, il secondo, già dal colore giallo ambrato si capiva che era una botta nei sensi. Sentori di erba, rosmarino, terra... Insomma: sapeva proprio di stalla!!! Ma questo non vuol significare che era brutto, al contrario! Tuttalpiù era un formaggio difficile, per palati raffinati...
Abbiamo preso anche i dolci. Non li fanno loro, ma li scelgono dai forni locali. Io ho assaggiato una buona crostata di ricotta. Delicati anche i dolcetti secchi. Buono anche il vino dolce che il proprietario ha scelto per noi in accompagnamento.
Una nota su di lui, il proprietario: un tantino sopra le righe, tanto che potrebbe sembrare ingombrante. Tuttavia gli si perdona questa leggera invadenza per la buona capacità di spiegare i piatti e soprattutto vini e formaggi che sceglie con cura (e suppongo anche i salumi).
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