Pizza e cinema, anzi cinema e pizza. Sulla Tuscolana si può, con un ottimo binomio Atlantic+Accasadì. Per la cronaca, abbiamo visto "A Christmas Carol", nella versione disneyana con Jim Carrey: bellissimi effetti speciali, 3D che dà soddisfazione e una ricostruzione davvero molto fedele al libro.
Poi il cibo. Degli amici ci propongono di provare Accasadì e devo dire che non è male, specialmente per una serata senza grossi impegni.
L'ambiente è ben curato: moderno/finto rustico. Il difetto è che i tavoli sono un po' ammassati e quelli da 2 piuttosto piccoli (i classici 70x70). Dicono che sia sempre pieno, infatti anche noi per sederci abbiamo aspettato qualche minuto, nonostante fossero le dieci passate. Abbiamo notato che quando erano completamente pieni il servizio era un po' lento, ma noi non ne abbiamo risentito perché molti erano già andati via.
Da bonus la scelta di avere la Menabrea alla spina: ottima birra!
Una lavagna per scegliere i primi del giorno, che però non abbiamo assaggiato.
Fra gli antipasti le patatine sfogliate con il pecorino abbondantemente grattugiato sopra: non potevamo non assaggiarle ed erano deliziose.
Le pizze le abbiamo viste passare: per essere di stile romano si presentano molto bene, croccanti e molto ben condite. Noi però diffidiamo e abbiamo scelto una variazione sul tema: i quadrotti.
Si tratta di una specie di calzoni ripieni (ma chiusi a fazzoletto, quadrato appunto) che vengono serviti in diversi gusti. Io ho scelto prosciutto di praga, mozzarella affumicata e funghi, mentre Giampiero ha preso salsiccia e broccoli. Ovviamente il difetto di questo tipo di preparazione è che il condimento è tutto al centro, ma sta alla bravura di chi va di coltello e forchetta ridistribuire il condimento. Comunque nel complesso erano buoni e diversi dal solito.
Infine un dolcino invitante per andare a letto felici: un tortino alla gianduia... Davvero coulant!
Poi il cibo. Degli amici ci propongono di provare Accasadì e devo dire che non è male, specialmente per una serata senza grossi impegni.
L'ambiente è ben curato: moderno/finto rustico. Il difetto è che i tavoli sono un po' ammassati e quelli da 2 piuttosto piccoli (i classici 70x70). Dicono che sia sempre pieno, infatti anche noi per sederci abbiamo aspettato qualche minuto, nonostante fossero le dieci passate. Abbiamo notato che quando erano completamente pieni il servizio era un po' lento, ma noi non ne abbiamo risentito perché molti erano già andati via.
Da bonus la scelta di avere la Menabrea alla spina: ottima birra!
Una lavagna per scegliere i primi del giorno, che però non abbiamo assaggiato.
Fra gli antipasti le patatine sfogliate con il pecorino abbondantemente grattugiato sopra: non potevamo non assaggiarle ed erano deliziose.
Le pizze le abbiamo viste passare: per essere di stile romano si presentano molto bene, croccanti e molto ben condite. Noi però diffidiamo e abbiamo scelto una variazione sul tema: i quadrotti.
Si tratta di una specie di calzoni ripieni (ma chiusi a fazzoletto, quadrato appunto) che vengono serviti in diversi gusti. Io ho scelto prosciutto di praga, mozzarella affumicata e funghi, mentre Giampiero ha preso salsiccia e broccoli. Ovviamente il difetto di questo tipo di preparazione è che il condimento è tutto al centro, ma sta alla bravura di chi va di coltello e forchetta ridistribuire il condimento. Comunque nel complesso erano buoni e diversi dal solito.
Infine un dolcino invitante per andare a letto felici: un tortino alla gianduia... Davvero coulant!
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