Se fossero un film con Christian De Sica, le mie vacanze di fine anno si potrebbero ribattezzare "Natale in Oriente". Breve excursus fra Pechino (toccata solo in volo), Hong Kong, Bangkok e Siem Reap: insomma 3 paesi in 10 giorni!!!Tralascio i particolari sul viaggio, riassumendo con un inno alla cucina orientale: leggera (a parte i frittoni), esotica e piacevolmente speziata. Peccato solo per l'eccessivo uso delle spezie piccanti che io purtroppo tollero molto male.
La regina del mio amore per la cucina orientale è lei: l'anatra alla Pechinese. Quale posto migliore per assaggiarne un'ottima versione se non Hong Kong? Dai miei studi pre-partenza è emerso che Hong Kong ha una quantità enorme di ristoranti stellati dalla Michelin, che edita annualmente una guida dedicata proprio alla ex colonia (e alla vicina Macao).
Affidandoci ad internet e ai commenti positivi dei clienti, abbiamo deciso di provare il T'ang Court, raffinato due stelle Michelin che fa parte dell'old fashionate Langham Hotel.
Eravamo partiti dal falso presupposto di un ambiente raffinatissimo a fronte di un costo irrisorio. Questo a causa di una recensione su Tripadvisor in cui era erroneamente dichiarato un prezzo fra i 5 e gli 8 euro... diciamo che mancava uno zero!
Comunque complessivamente per i nostri standard i prezzi erano ancora abbordabili. Ovviamente ordiniamo lei: l'anatra alla pechinese, che arriva dopo poco tempo bella rossa e laccata, completa di testa e becco.
Una scena vagamente lugubre (si veda nella fotografia) ma che non ha mancato di farci venire l'acquolina in bocca mentre il sapiente cameriere affettava la sua fragrante pelle esterna. Un'operazione di rara perizia, che prevede lo "scuoiamento" postumo dell'animale mediante un coltello affilato.
Guanti da chirurgo e gesti lenti e sicuri: il cameriere sembrava stesse facendo un innesto di pelle più che affettare un'anatra! Ogni lembo di pelle dell'anatra veniva tagliato e poi controllato scrupolosamente, per togliere ogni residuo di carne: la pelle deve essere servita rigorosamente da sola!
Dopo questa operazione, durata diversi minuti, ci sono stati serviti i pezzi di pelle di anatra, i morbidissimi pancake caldi e la mia amatissima salsa di non so cosa che viene sempre abbinata all'anatra. Una rollata e via... Uno dei miei piatti preferiti al mondo è servito. Ma non è tutto. Dopo esser stata scuoiata, l'anatra è tornata in cucina per essere affettata.
Date le dimensioni della bestia, noi pensavamo che stesse per tornare un piattone di anatra... però quello che è tornato indietro sono stati sei foglie di insalata con altrettanti mucchietti di anatra tritata a mano. Sapore ottimo, niente da dire...
Ma dove era il resto dell'anatra?
Questo interrogativo ci ha attanagliati per tutto il viaggio e anche dopo: diciamo che stiamo ancora aspettando che ci portino il resto a tavola!!!
A parte questo, abbiamo mangiato anche delle frittelle di pesce con gamberi, capesante e granchio e un maiale con il prosciutto cinese che devo dire non era niente di che.
Insomma, la nostra esperienza con il due stelle Michelin è stata sì soddisfacente, perché i sapori erano buoni, ma ci ha lasciato con l'amaro in bocca da anatra fuiuta...
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