Lo so, lo so. Il Polipo ha fatto lunghe ferie e qualcuno (pochi!) ne avrà sentito la mancanza. Ma per farmi perdonare, ho pensato di regalarvi questa magnifica ricettina viestana. Anzi, per la precisione è un po' viestana e un po' napoletana. Nel senso che così le "marangiane", cioè le melanzane, le faceva mia nonna, che era napoletana, ma ha vissuto la maggior parte dei suoi anni a Vieste.
C'è da dire, però, che pur seguendo la ricetta per filo e per segno sicuramente non sarà facile ritrovare gli stessi sapori, se non si maneggia una magnifica "marangiana" viestana doc. Beh, ne ho riportati un paio di chili al ritorno dal mare e sono una cosa meravigliosa. Sono grandi come un pugno, tonde e amare ma non troppo, delicate e salmastre allo stesso tempo. Senza contare poi il basilico, ben due mazzi, che mi sono fatta dare dal verdumaio e che ha impreziosito questa ricetta con il suo odore inconfondibile.
Ma andiamo con ordine. Considerate che con melanzane così piccole, bisogna contarne almeno un paio a testa. Altrimenti partendo da una melanzana classica una a cranio può bastare. Per il resto bisogna procurarsi la mollica di buon pane, una buona salsa di pomodoro, uovo, cipolla, aglio, basilico, prezzemolo, formaggio come se piovesse (sia parmigiano che pecorino) e naturalmente olio.
Per prima cosa ho diviso in due le melanzane per il lungo e le ho scavate con un coltello ricurvo. L'interno, ovviamente non va buttato, ma mettetelo da parte ben chiuse, per non far annerire eccessivamente le melanzane.
Una volta ricavate le barchette, quindi, vanno fritte. Io ho una piccola friggitrice e ho usato olio di semi. Non devono cuocere a lungo, pochi minuti ciascuna vanno bene. L'importante è che si ammorbidiscano. Ovviamente, una volta che le mettete nell'olio dovete fare in modo che siano interamente ricoperte, così friggono per bene. Poi adagiatele su un piatto foderato di carta assorbente con la parte nera verso l'alto, così sgoccioleranno completamente e risulteranno più asciutte.
A parte, è necessario preparare il sugo di pomodoro. Fondo di olio evo e cipolla tagliata fine, quindi il pomodoro e tanto basilico a profumare. Deve cuocere da una ventina di minuti a mezz'ora, ma non fatelo asciugare troppo perché serve un po' più liquido. Ah, salatelo, ma non troppo e se proprio la salsa fosse troppo acida mettete un cucchiaino di zucchero (sempre i trucchi della nonna!).
Fatti questi due passaggi si può procedere a preparare il ripieno. Mia nonna utilizzava metodi più rudimentali, ma la scienza e la tecnica ci hanno donato il mitico robot e ovviamente io ne ho approfittato. Peraltro, nello stesso contenitore avevo appena processato uno dei due mazzetti di basilico viestano per farmi le scorte per l'inverno di pesto, quindi il recipiente era piacevolmente "macchiato" di pesto sul fondo. Detto questo, ho frullato le parti interne delle melanzane, crude, quindi ho aggiunto il pane (la mollica di due/tre fette di pane raffermo), un uovo (al massimo due, ma dipende dalle dimensioni dell'uovo e dalla quantità di ripieno, serve solo per compattare il composto una volta in forno), basilico e prezzemolo in foglie e ho ancora frullato. Il risultato era una pappetta abbastanza liquida, ma non è finita qui, perché fuori dalle lame ho aggiunto ancora un paio di cucchiai di parmigiano e il doppio di pecorino, oltre a qualche cucchiaiata di sughetto di pomodoro per colorare un po' il composto (che però ha comunque un brutto colore grigio topo, perché c'è poco da fare, le melanzane si ossidano!). In teoria il formaggio dovrebbe bastare a compattare il composto, ma se risultasse ancora troppo liquido mettete un cucchiaio di pangrattato. Deve avere una consistenza cremosa, che rimanga abbastanza compatto da non fuoriuscire dalle barchette di melanzane. Ah, io ho derogato dalla ricetta di mia nonna e seguito la tradizione più viestana mettendo anche una cucchiaiata abbondante di capperi... non sono obbligatori, ma io li metterei anche nel caffè!!!
Una volta approntato il ripieno, è il momento di unire tutti gli elementi. Su una teglia da forno mettete un po' di salsa di pomodoro sul fondo, quindi cominciate a riempire le barchette di melanzane di composto e adagiatele ben compatte sulla teglia. Una volta riempito tutto, su ogni barchetta di melanzane mettete una cucchiaiata abbondante di sugo di pomodoro e una spolverata di pecorino. In forno per una ventina di minuti, mezz'ora e il gioco è fatto.
Vi assicuro che il risultato era pura poesia! Mi sono fatta i complimenti da sola e non sono affatto tenera nei giudizi sulle mie creazioni. Ma quando ci vuole, ci vuole!
C'è da dire, però, che pur seguendo la ricetta per filo e per segno sicuramente non sarà facile ritrovare gli stessi sapori, se non si maneggia una magnifica "marangiana" viestana doc. Beh, ne ho riportati un paio di chili al ritorno dal mare e sono una cosa meravigliosa. Sono grandi come un pugno, tonde e amare ma non troppo, delicate e salmastre allo stesso tempo. Senza contare poi il basilico, ben due mazzi, che mi sono fatta dare dal verdumaio e che ha impreziosito questa ricetta con il suo odore inconfondibile.
Ma andiamo con ordine. Considerate che con melanzane così piccole, bisogna contarne almeno un paio a testa. Altrimenti partendo da una melanzana classica una a cranio può bastare. Per il resto bisogna procurarsi la mollica di buon pane, una buona salsa di pomodoro, uovo, cipolla, aglio, basilico, prezzemolo, formaggio come se piovesse (sia parmigiano che pecorino) e naturalmente olio.
Per prima cosa ho diviso in due le melanzane per il lungo e le ho scavate con un coltello ricurvo. L'interno, ovviamente non va buttato, ma mettetelo da parte ben chiuse, per non far annerire eccessivamente le melanzane.
Una volta ricavate le barchette, quindi, vanno fritte. Io ho una piccola friggitrice e ho usato olio di semi. Non devono cuocere a lungo, pochi minuti ciascuna vanno bene. L'importante è che si ammorbidiscano. Ovviamente, una volta che le mettete nell'olio dovete fare in modo che siano interamente ricoperte, così friggono per bene. Poi adagiatele su un piatto foderato di carta assorbente con la parte nera verso l'alto, così sgoccioleranno completamente e risulteranno più asciutte.
A parte, è necessario preparare il sugo di pomodoro. Fondo di olio evo e cipolla tagliata fine, quindi il pomodoro e tanto basilico a profumare. Deve cuocere da una ventina di minuti a mezz'ora, ma non fatelo asciugare troppo perché serve un po' più liquido. Ah, salatelo, ma non troppo e se proprio la salsa fosse troppo acida mettete un cucchiaino di zucchero (sempre i trucchi della nonna!).
Fatti questi due passaggi si può procedere a preparare il ripieno. Mia nonna utilizzava metodi più rudimentali, ma la scienza e la tecnica ci hanno donato il mitico robot e ovviamente io ne ho approfittato. Peraltro, nello stesso contenitore avevo appena processato uno dei due mazzetti di basilico viestano per farmi le scorte per l'inverno di pesto, quindi il recipiente era piacevolmente "macchiato" di pesto sul fondo. Detto questo, ho frullato le parti interne delle melanzane, crude, quindi ho aggiunto il pane (la mollica di due/tre fette di pane raffermo), un uovo (al massimo due, ma dipende dalle dimensioni dell'uovo e dalla quantità di ripieno, serve solo per compattare il composto una volta in forno), basilico e prezzemolo in foglie e ho ancora frullato. Il risultato era una pappetta abbastanza liquida, ma non è finita qui, perché fuori dalle lame ho aggiunto ancora un paio di cucchiai di parmigiano e il doppio di pecorino, oltre a qualche cucchiaiata di sughetto di pomodoro per colorare un po' il composto (che però ha comunque un brutto colore grigio topo, perché c'è poco da fare, le melanzane si ossidano!). In teoria il formaggio dovrebbe bastare a compattare il composto, ma se risultasse ancora troppo liquido mettete un cucchiaio di pangrattato. Deve avere una consistenza cremosa, che rimanga abbastanza compatto da non fuoriuscire dalle barchette di melanzane. Ah, io ho derogato dalla ricetta di mia nonna e seguito la tradizione più viestana mettendo anche una cucchiaiata abbondante di capperi... non sono obbligatori, ma io li metterei anche nel caffè!!!
Una volta approntato il ripieno, è il momento di unire tutti gli elementi. Su una teglia da forno mettete un po' di salsa di pomodoro sul fondo, quindi cominciate a riempire le barchette di melanzane di composto e adagiatele ben compatte sulla teglia. Una volta riempito tutto, su ogni barchetta di melanzane mettete una cucchiaiata abbondante di sugo di pomodoro e una spolverata di pecorino. In forno per una ventina di minuti, mezz'ora e il gioco è fatto.
Vi assicuro che il risultato era pura poesia! Mi sono fatta i complimenti da sola e non sono affatto tenera nei giudizi sulle mie creazioni. Ma quando ci vuole, ci vuole!