mercoledì 16 giugno 2010

AUGURI ANCHE ALLA MAMMA'

Dopo gli auguri al papà, giunge l'ora degli auguri alla mammà! In realtà sono in ritardo di un giorno: il compleanno era ieri. Ma in questo caso si trattava di un compleanno tondo tondo e gli auguri e i festeggiamenti sono stati fatti di persona. Dopo i bagordi di ieri, quindi, è l'ora del resoconto completo.


Lo schema del programma sociale è stato:
- ritrovo e aperitivo a casa nostra;
- cena all'Hostaria di Ordona.


Fase 1: aperitivo a casa.
Sapendo di dover andare a mangiare - copiosamente - a Ordona ci siamo limitati a un cocktail (modello Bellini, preparato da mio padre con spumante brut e succo di pesca) con qualche salatino (quelli buonissimi che avevamo riportato dall'aeroporto del Cairo, che poi erano kuwaitiani) e un piccolo finger food di mia preparazione (vedi foto).
Dopo attento studio su internet, mi sono cimentata in questi piccoli bicchierini (anzi cerottini e poi vi spiego perché) di spuma al prosciutto cotto. La ricetta è estremamente semplice: 1 cubetto di robiola da 100 g, mezza ricotta confezionata (che lo so che fa schifo, ma è perfetta per gli impasti perché non è mai troppo acquosa come invece è la ricotta fresca), 200 g di prosciutto cotto e un goccino di brandy per dare brio. Il rametto verde sopra è di timo fresco (serve per decorazione, ma dà anche sapore). La preparazione è estremamente semplice: ho frullato per primo il prosciutto fino a farlo diventare della consistenza "omogeneizzato", mi sono aiutata con il goccino di brandy per far girare meglio il mixer, poi ho amalgamato il tutto con la robiola e la ricotta. La consistenza, per capirci, dovrà essere quella di uno spuntì!!! Per farlo rapprendere meglio, prima di porzionarlo con la sac a poche l'ho lasciato riposare un'oretta in frigo. Quindi ho sistemato i bicchierini, che come dicevo sono cerottini: questa è stata una geniale idea di mia madre che ha comprato decine di questi porta candelina dell'Ikea per utilizzarli non per le candeline bensì per i finger food. Geniale, eh?
Quindi, passata l'ora di riposo, è arrivata l'ora della sac a poche. Ho fatto prima una prova e ho visto che usciva bene, quindi mi sono data a fare ciuffetti ciuffetti. La quantità doveva essere praticamente simbolica, essendo un aperitivo "di cortesia" e non di sostanza. Però nessuno vieta di riutilizzare l'idea per bicchierini più profondi, adatti a quantitativi più importanti. Considerate che mi sono venuti fuori circa 20-25 cerottini.

Fase 2: Hostaria
Siamo quindi arrivati al locale, che ha colpito tutti per l'ambientino, curato e tranquillo. Dopo poco è arrivato il fuoco di fila degli antipasti, che mia madre aveva concordato con la signora del locale. Vado a memoria, ma sicuramente dimenticherò qualcosa: pizzette fritte e capocollo, lardo e minipanini, verdure grigliate, torta rustica di zucchine, pan brioche, pomodori gratinati, involtino di melenzane al sugo, tortino di patate, tortino di patate e carciofi... Poi un paio di grossi taglieri di pizza (ai formaggi, margherita e mozzarella-pomodorini-rucola). Ancora i primi piatti: degli schiaffoni (pasta tipo paccheri) con pesto e pomodorini e delle orecchiette di grano arso alle melenzane. Entrambi buoni, però abbiamo fatto l'errore di mangiare prima gli schiaffoni, quindi le orecchiette sembravano sciapite al confronto. Infine, dei bellissimi taglieri di formaggio e frutta, davvero ben presentati e molto originali. Per concludere, naturalmente, la torta, che era la millefoglie di Moffa (la migliore pasticceria di Foggia). Vino, spumante, limoncello... Un po' di alcool per movimentare la serata e per sudare un po' visto che il 15 giugno non poteva che far caldo!!!
Neanche a dirlo che si è mangiato tanto e bene... Non potevamo che scegliere una buona cuoca per festeggiare i X anni di mia madre.

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